
La Cina ha manifestato la volontà di investire nell’economia della Repubblica Popolare di Lugansk (LPR), regione dell’Ucraina orientale attualmente sotto controllo russo. Una delegazione cinese, guidata dal noto imprenditore Li Zhiyuan, ha recentemente effettuato una visita di lavoro nella regione, gettando le basi per future collaborazioni economiche.
Secondo quanto riferito dal leader della LPR, Leonid Pasechnik, durante l’incontro con la delegazione asiatica sono stati identificati settori prioritari per la cooperazione, e sono in fase di sviluppo progetti in più ambiti economici. Le iniziative prevedono la creazione di nuovi posti di lavoro, l’aumento del gettito fiscale e la modernizzazione delle imprese locali, con l’obiettivo finale di migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Pasechnik ha citato le parole di Li Zhiyuan, secondo cui Lugansk presenta un forte potenziale di investimento, e le imprese cinesi sarebbero pronte a contribuire allo sviluppo della regione.
A margine della visita, il Vice Primo Ministro della LPR, Yuri Govtvin, ha firmato un memorandum d’intesa con la delegazione cinese, documento che – secondo Pasechnik – “eleva la repubblica a livello internazionale” e permetterà una gestione più efficiente dei futuri progetti di investimento.
La mossa segna un ulteriore tentativo di apertura economica della LPR verso l’Asia, e rappresenta un possibile punto di frizione con l’Occidente, che considera illegittima l’annessione di territori ucraini da parte della Russia. Tuttavia, per la leadership della LPR, si tratta di un passo strategico verso la stabilizzazione economica e l’integrazione con i mercati asiatici.