
(AGENPARL) – Mon 07 July 2025 PAC, Barbera (Prc): “No ai tagli, sì a una riforma radicale al fianco
dell’agricoltura contadina”
“Le dichiarazioni del ministro Lollobrigida contro l’ipotesi di un Fondo
Unico per la PAC dimostrano ancora una volta l’ipocrisia del governo
Meloni: mentre si erge a difensore dell’agricoltura italiana, continua a
sostenere politiche liberiste e speculative che da anni stanno strangolando
le aziende agricole di piccola e media dimensione, i braccianti, le
comunità rurali.
Ribadiamo con forza l’ opposizione a ogni ipotesi di taglio delle risorse
alla Politica Agricola Comune, ma denunciamo anche l’impianto
strutturalmente iniquo della PAC così com’è oggi: una politica che premia
le grandi imprese agroindustriali e penalizza l’agricoltura contadina, le
produzioni locali, l’agroecologia.
Serve una vera rifondazione della PAC, non la difesa a oltranza di un
sistema distorto. Occorre sostenere chi produce cibo sano, a basso impatto
ambientale, in condizioni di lavoro dignitose e con legami forti con il
territorio. È il momento di dire basta ai sussidi milionari ai colossi del
settore e alla distribuzione selvaggia delle terre a fini speculativi.
Il ministro Lollobrigida e il governo Meloni parlano di “sovranità
alimentare”, ma nei fatti difendono gli interessi della grande proprietà,
degli agribusiness e delle filiere dominate dalla grande distribuzione. Una
retorica che nasconde la totale assenza di una politica agricola pubblica a
favore dei piccoli produttori, dei lavoratori agricoli – spesso sfruttati e
ricattati – e della transizione ecologica.
Noi ci schieriamo con l’agricoltura popolare, contadina e cooperativa, con
chi lotta per la giustizia climatica e alimentare, con chi difende la terra
e la dignità del lavoro contro le logiche del mercato e del profitto. Per
questo chiediamo il rifiuto di ogni taglio alla PAC a partire dal prossimo
bilancio UE, la redistribuzione dei fondi a favore di piccoli produttori,
cooperative e progetti agro ecologici, la tutela dei diritti dei lavoratori
agricoli – italiani e migranti – contro caporalato e sfruttamento, e
l’elaborazione di un piano pubblico per la sovranità alimentare, fondato
sulla tutela dei beni comuni, il sostegno alla filiera corta e l’accesso
alla terra per giovani e nuove generazioni.
L’Europa non ha bisogno di una PAC neoliberista condita da sovranismo, ma
di una nuova politica agricola giusta, sociale, ecologica”.
E’ quanto dichiara Giovanni Barbera, membro della Direzione nazionale di
Rifondazione Comunista.