
(AGENPARL) – Wed 02 July 2025 “L’attuazione del Regolamento Europeo sul clima (Climate Law) con il target intermedio di riduzione delle emissioni fino al 90 per cento entro il 2040 rischia di essere incompatibile con le politiche d’investimento del sistema produttivo europeo e in particolare del settore manifatturiero. Una proposta di legge scritta nel 2021 è anacronistica rispetto agli scossoni avvenuti in Europa in questi anni, ad iniziare della Guerra in Ucraina. Non si può non pensare ad una Revisione dell’intera Climate Law che tenga conto della situazione dei singoli Paesi e che contempli elementi di flessibilità ben ponderati”. Affermano in una nota gli eurodeputati di Forza Italia Fulvio Martusciello, capo delegazione di Forza Italia al Parlamento europeo e Massimiliano Salini, vice presidente del Gruppo Ppe, in relazione alla Climate Law e ai target intermedi definiti oggi dalla Commissione Europea. “In aggiunta – continuano Martusciello e Salini – nella bozza attuativa si prevede la possibilità per gli Stati membri di coprire massimo fino a 3 punti percentuali dell’obiettivo attraverso crediti di carbonio internazionali. Questo tetto del 3 per cento rappresenta un elemento ulteriormente penalizzante per molti Stati Europei”. “Bisogna garantire la presenza di condizioni abilitanti e strumenti volti al raggiungimento del target 2040, permettendo il bilanciamento tra settori, compensando ritardi in alcuni ambiti con progressi in altri. E’ più che mai essenziale conoscere con chiarezza gli strumenti di cui potremo disporre per dare attuazione a tale impegno”, concludono gli eurodeputati di Forza Italia.