
(AGENPARL) – Wed 02 July 2025 Incontro con il vicepresidente esecutivo della Commissione europea e commissario per la Coesione e riforme
Raffaele Fitto
nell’ambito dell’iniziativa EURegions4Cohesion
Bruxelles, 2 luglio 2025 – 16h00
Gentile vicepresidente Fitto
Gentili colleghi
prendo la parola a nome delle Regioni italiane, che, come le consorelle europee, vedono nella politica di coesione un elemento essenziale per lo sviluppo dei nostri territori.
La Coesione è l’unica politica della UE che, fin dalle sue origini, ha un respiro strategico di lungo raggio, configurandosi come strumento all’investimento per dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini e del tessuto produttivo.
Il successo della Coesione risiede proprio nella sua capacità di far partecipare gli attori locali ai processi di programmazione guidati dalla Commissione europea, anche attraverso strumenti che nel tempo si sono rivelati un valore aggiunto per affrontare sfide specifiche e migliorare la competitività e sostenibilità dei territori – penso agli ITI (Investimenti Territoriali Integrati) e allo Sviluppo Locale di tipo partecipativo, solo per citare alcuni esempi.
Porto la testimonianza dei progetti ITI “Cammino Minerario di Santa Barbara” e “Sistema Integrato Sinis Mont’e Prama”, due importanti interventi costruiti dal basso che concorrono al miglioramento della competitività e della resilienza delle aree interessate, anche con effetti moltiplicatori per altri interventi contigui.
Quel che le chiediamo oggi, gentile Vicepresidente, è che la riforma della Politica di coesione mantenga la centralità delle Regioni nelle proprie funzioni di programmazione e di gestione, trattandosi del livello di governo maggiormente capace di intercettare le sfide e le problematiche territoriali, oltre che di assicurare un legame diretto tra i cittadini e l’Unione europea.
Per rendere più forte e resiliente la nostra Europa, è necessario non soltanto mantenere l’impianto di fondo della Coesione come politica regionale, ma favorire la territorializzazione anche delle altre politiche dell’Unione, fin dalle fasi di elaborazione in sede legislativa, di modo che gli obiettivi di convergenza economica siano perseguiti dall’insieme delle politiche europee, come sancito nei Trattati.