
(AGENPARL) – Tue 01 July 2025 Tre pub chiusi nel perimetro via Mazzini, Daita, Venezia e titolari
denunciati per violazione al Regolamento Movida e circa 17 mila euro di
multe. E’ questa la sintesi di alcune operazioni di controllo effettuate
tra venerdì e domenica scorsa dalla polizia municipale e disposti dal
Comandante, Angelo Colucciello.
In via Mazzini il sequestro è scattato per la occupazione abusiva del suolo
pubblico, per l’alta diffusione della musica e per carenze igienico
sanitarie. In questo caso – come si legge nella relazione della polizia
municipale – il titolare del pub “lo scorso 19 aprile a seguito di un
controllo era stato diffidato con atto di natura cautelare a non effettuare
ulteriore occupazione abusiva di suolo pubblico e con provvedimento di
sospensione di intrattenimento e diffusione musicale perchè la prerizia
fonometrica superiore con avvertimento che in caso di reiterazione sarebbe
andto incontro a un aggiuntvo procedimento giudiziario”. Il controllo della
scorsa settimana ha evidenziato che nulla era mutato rispetto a prima,
ovvero che è emersa la “sussistenza del fumus commisi delicti in relazione
ai reati ipotizzati”. Gli Agenti hanno anche accertato “un ampliamento
edile, realizzato, ove insiste l’ex chiostrina, tramite una tettoia
coibentata, utilizzato come magazzino e una difformità alla SCA rilasciata
una diversa destinazione d’uso del locale deposito, invece allo stato
attuale destinato a locale cucina”.
Per questi motivi, per la manncanza di Scia sanitaria esterna, per la
mancanza di concessione di conformità al Regolamento Dehors, il titolare è
stato multato complessivamente per una somma di circa 2.600 euro. Lo stesso
è stato anche denunciato “perché invadeva e occupava arbitrariamente suolo
pubblico con arredi vari, al fine di trarne profitto”, “perché commetteva
più violazioni della stessa medesima disposizione di legge”, “per
inosservanza di un Provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragioni
di sicurezza pubblica” e “per l’edificazione abusiva di una struttura edile
di ampliamento dell’immobile”
La seconda chiusura è scattata in via Mazzini-via Daita con l’accertamento
partito da alcune segnalazioni fatte dai residenti. Sotto sequesto anche
“tutti gli elementi di arredo di voluminose dimensioni posizionati
illecitamente sull’area pubblica”. In particolare – si legge nella
relazione dei vigili di via Ugo La Malfa – “il titolare, illecitamente
ampliava il locale accorpando il magazzino adiacente con la demolizione del
muro potante divisorio, realizzando, senza il preventivo rilascio del
permesso di costruire, una sala per l’intrattenimento musicale di
ampliamento del pubblico esercizio destinato esclusivamente a Pub. Inoltre,
lo stesso magazzino di ampliamento era privo del prescritto Certificato di
Collaudo Statico, del prescritto Certificato di Idoneità Statica e
dell’Autorizzazione Antisismica, esponendo in pericolo la pubblica
incolumità”.
E’ stato anche accertato che lo stesso “manteneva arbitrariamente invadendo
e occupando, pur non essendo fornito della prescritta concessione, una
considerevole porzione di area pubblica al fine di trarne profitto
finalizzata esclusivamente alla ristorazione con somministrazione di
alimenti e bevande in modalità assistita ai tavoli e, come tale, parte
integrante del locale con numerosi elementi di arredo, violando diverse
disposizioni di legge ovvero commettendo più violazioni della stessa
medesima disposizione di legge. Altresì – conclude la nota -, non
rispettava i criteri di sorvegliabilità prescritti per un locale di
pubblico esercizio”.
Anche per il titolare di questo pub è scattata la denuncia all’Autorità
Giudiziarie e multe per unc somma complessiva di circa 6 mila euro.
L’ultimo sequestro della polizia municipale è avvenuto in via Venezia- via
Roma ed anche in questo caso a seguito di segnalazioni da parte dei
residenti. All’atto del sopralluogo nel pub era in corso un evento musicale
gestito da un intrattenitore DJ set, con la presenza di numerosi avventori.
E’ stato accertato che “sebbene autorizzato per l’attività di
intrattenimento musicale i rilievi fonometrici contenuti nella Perizia
Fonometrica in atti esibita, non sono stati effettuati all’interno di una
unità abitativa vicina al locale e per di più l’impianto di amplificazione
era privo del Limitatore, così come prescritto dal Regolamento Movida”.
Questo ha determinato la sospensione dell’attività di intrattenimento e
diffusione musicale, che “potrà riprendere solo dopo la produzione da parte
del titolare, di una regalare Perizia Fonometrica”.
Nel corso del sopralluogo, poi gli Agenti hanno accertato che il titolare
“manteneva arbitrariamente invadendo e occupando, pur non essendo fornito
della prescritta concessione, una considerevole porzione di area pubblica
al fine di trarne profitto, con numerosi elementi di arredo, ed essendo la
stessa area un bene culturale la destinava ad un uso incompatibile con il
suo carattere storico, artistico e pregiudizievole per la sua conservazione
ed integrità, deturpandola, violando diverse disposizioni di legge ovvero
commettendo più violazioni della stessa medesima disposizione di legge ed
inoltre aveva allestito abusivamente una cucina/laboratorio, alimentata a
gas con bombole GPL, priva di Autorizzazione”. Rilevato anche che
“antistante il pub, mediante la collocazione all’esterno di numerosi
elementi di arredo ed attrezzature (Tavoli – Sedie – Tende Solari –
Fioriere – cucina a gas – friggitrice elettrica industriale professionale
), erano stati illecitamente ricoperti circa 65 metri di suolo pubblico per
la ristorazione con somministrazione di alimenti e bevande, in modalità
assistita ai tavoli con annesso intrattenimento musicale, occupando gran
parte della sede stradale di Via Venezia antistante il pubblico esercizio
di che trattasi, senza avere messo in sicurezza l’area illecitamente
impossessata, secondo le normative del Codice della Strada, causando gravi
problemi per la sicurezza pubblica”.
“Questi arredi a corredo della sopracitata occupazione – – secondo quanto
accertato dagli Agenti – ostacolava ed impediva, interamente, l’ingresso
di un edificio di civile abitazione degli Esponenti, del condominio di Via
Venezia e copriva completamente una caditoia comunale con un pannello in
materiale composito infisso al suolo, impedendo il drenaggio urbano delle
acque meteoriche e di lavaggio delle strade che scorrono in superficie e a
convogliarle nella rete fognaria”.
Con il sequestro del locale e delle apparecchiature musicali, al titolare –
denunciato alla Autorità Giudiziaria – sono state elevate multe per un
complessiva cifra di circa 9 mila euro.
Fabio Citrano
Ufficio Stampa
Comune di Palermo