
(AGENPARL) – Mon 30 June 2025 Al Museo civico arriva la mostra “Io, Santorre.
Storia di un uomo, di una famiglia, di una cultura”
Inaugurazione sabato 5 luglio, ore 17
Duecento anni fa moriva in Grecia, sull’isola di Sfacteria, Santorre Derossi di Santa Rosa, uno dei protagonisti dei moti piemontesi del 1821, realizzati per indurre il re Carlo Felice a proclamare la costituzione e a liberarsi definitivamente dall’ingerenza austriaca. I moti fallirono e Santorre, condannato a morte, fu costretto all’esilio, dapprima in Svizzera e in Francia, e poi a Londra, da dove, non potendo più tornare in patria, decise di partire per andare a combattere al fianco dei Greci contro l’occupazione ottomana. A Santorre, la cui figura fu nel corso del tempo sottoposta a un processo di trasfigurazione eroica, la sua Città ha intitolato la piazza antica e fatto realizzare dallo scultore Giuseppe Lucchetti Rossi il monumento inaugurato nel 1869.
Il Museo Civico Gipsoteca di Savigliano dedica a Santorre di Santa Rosa una mostra, che sarà inaugurata sabato 5 luglio alle ore 17 e aperta al pubblico dal 6 luglio al 28 settembre, dal titolo Io Santorre. Storia di un uomo, di una famiglia, di una cultura, curata dalla direttrice del Museo Silvia Olivero e dalla ricercatrice del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino Chiara Tavella.
La proposta rientra nell’ambito delle iniziative di 200Santarosa, calendario di eventi voluto e organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Savigliano, che per tutto il 2025 ricorderanno la ricorrenza sia mettendo in luce il contesto storico in cui Santa Rosa visse sia raccontandone l’aspetto più intimo e personale,
La mostra, attraverso documentazione originale proveniente dal prezioso archivio donato al Comune di Savigliano nel 1958 e opere d’arte provenienti dalla collezione civica e da privati, racconterà la storia di un uomo in perenne dialogo con sé stesso, letterato e patriota, appartenente a una famiglia che incrociò la sua strada con altri protagonisti del Risorgimento nazionale, come Camillo Cavour, Giuseppe Garibaldi e Silvio Pellico, di cui saranno presenti in mostra scritti autografi.
Un progetto culturale che ha dato il via a nuove ricerche archivistiche che hanno rimesso in discussione informazioni biografiche su Santorre date per certe finora dalla tradizione storiografica, come la sua stessa data di nascita.
L’allestimento immersivo, curato dall’architetto Diego Repetto e dall’esperto di comunicazione e grafico Gianluca Bottini, consentirà al visitatore di entrare nel mondo “santorriano”, di ascoltare le sue parole, di leggere i suoi diari e di mettersi addirittura alla prova con un codice cifrato da lui stesso inventato, per vivere non solo una visita conoscitiva ma anche un’emozione.