
Evelyn Wang, ingegnera meccanica ed ex studentessa del MIT, è oggi la prima vicepresidente dell’Istituto per l’energia e il clima. In questo nuovo ruolo, Wang guida una delle sfide più urgenti del nostro tempo: accelerare lo sviluppo di soluzioni concrete contro il cambiamento climatico, con l’obiettivo di rafforzare la resilienza globale e garantire un futuro sostenibile.
Professore Ford di ingegneria al MIT e pioniera nell’innovazione dei materiali, Wang è conosciuta per aver inventato un dispositivo capace di estrarre acqua dall’aria secca, un’invenzione che le ha fatto guadagnare il titolo di Global ReThinker della rivista Foreign Policy e l’ottavo International Prize for Water. Ora, con la stessa energia creativa, sta orchestrando una strategia a tutto campo per affrontare la crisi climatica.
“Il MIT ha il potenziale per elaborare soluzioni trasformative. Vogliamo essere al centro dell’innovazione su clima, energia e resilienza”, afferma Wang.
Un ecosistema di innovazione condivisa
La missione di Wang si estende oltre i confini del campus. Punta infatti a rafforzare la collaborazione con startup, aziende, governi e comunità, per assicurare che la ricerca del MIT non resti confinata nei laboratori, ma diventi rapidamente implementabile nel mondo reale.
“Per affrontare il cambiamento climatico serve un lavoro di squadra. Le partnership ci aiutano a capire come avere il massimo impatto, più rapidamente”, sottolinea Wang.
Questa visione si riflette anche nel MIT Climate Project, un’iniziativa istituzionale lanciata nel 2024 che coinvolge oltre 300 docenti e promuove soluzioni tecnologiche e politiche per contrastare la crisi climatica.
Innovazione concreta: dall’acqua all’energia
Alla guida del Device Research Lab del MIT, Wang ha contribuito allo sviluppo di numerose tecnologie pionieristiche. Tra queste:
- Un dispositivo basato su cristalli nanofotonici che raddoppia l’efficienza dei pannelli solari, alla base della startup Antora Energy.
- Un aerogel avanzato per migliorare l’isolamento termico delle finestre, ora in fase di commercializzazione con AeroShield.
Durante il suo mandato come direttrice dell’ARPA-E, l’agenzia del Dipartimento dell’Energia USA per progetti avanzati, Wang ha supportato la nascita di nuove tecnologie per la generazione e lo stoccaggio di energia. Rientrata al MIT, sta guidando una strategia di convergenza per mettere in sinergia le tante iniziative dell’istituto legate al clima.
Un legame profondo con il MIT
Con una storia familiare e personale intrecciata con il MIT — dai genitori ai fratelli, fino al marito conosciuto all’Istituto — Wang incarna lo spirito dell’università. Dopo più di vent’anni al MIT, ha assunto incarichi sempre più di rilievo, culminati nella guida del Dipartimento di Ingegneria Meccanica dal 2018 al 2022.
“Il MIT è una comunità vibrante, appassionata, guidata dalla missione. È l’ambiente ideale per generare impatto reale”, dice.
L’ottimismo come strategia
Nonostante la gravità delle sfide climatiche, Wang crede fermamente nel potere dell’ottimismo. Un ottimismo fondato sulle scoperte in corso, come lo sviluppo di materiali per la fusione nucleare o l’ammoniaca pulita per ridurre le emissioni industriali.
“Possiamo progettare il mondo che vogliamo: più pulito, più sostenibile, più resiliente. È un’opportunità generazionale. E l’ottimismo è l’unica strada da percorrere.”
Con Evelyn Wang alla guida, il MIT non solo si conferma al centro della ricerca sul clima, ma dimostra anche che affrontare le crisi globali richiede visione, collaborazione e una profonda fiducia nella capacità umana di innovare.