
(AGENPARL) – Mon 23 June 2025 Università degli Studi di Palermo e Fastweb+Vodafone
attivano il primo smart campus italiano con rete MPN-5G
per didattica, ricerca e sanità
Il progetto è aggiudicatario del Connecting Europe Facility dell’Unione Europea ed è sostenuto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dalla Regione Siciliana
PALERMO. Aule universitarie trasformate in ambienti immersivi, simulazioni cliniche con manichini intelligenti, applicazioni di telemedicina e progetti di ricerca basati sull’Intelligenza Artificiale per diagnosi sempre più precoci: sono solo alcuni dei casi d’uso – già attivi o in fase di avvio – resi possibili dall’attivazione del primo campus italiano con rete privata ibrida (MPN-5G) realizzata dall’Università degli Studi di Palermo e da Fastweb+Vodafone nell’ambito del progetto europeo “5G 4 A Smart Sicilian Academic Campus”.
L’iniziativa del valore complessivo di 6,5 milioni di euro è stata presentata oggi alla Sala Magna del Complesso Monumentale dello Steri, sede del Rettorato, ed è aggiudicataria del Connecting Europe Facility dell’Unione Europea, il principale strumento di finanziamento per infrastrutture strategiche, con un contributo di 4 milioni.
Sostenuto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dalla Regione Siciliana, il progetto “5G 4 A Smart Sicilian Academic Campus” prevede la realizzazione di una copertura 5G dedicata nell’area dell’Università degli Studi di Palermo, incluso il Polo Territoriale di Trapani, e nell’area del Policlinico Universitario Paolo Giaccone, ospedale universitario e sede della Scuola di Medicina e Chirurgia.
L’obiettivo è trasformare – in chiave digitale – l’attività didattica, la ricerca e i servizi per il territorio grazie all’impiego di tecnologie di rete di ultima generazione., con vantaggi legati a una velocità di trasmissione dati fino a 100 volte più celere di quella attuale, una riduzione dei consumi energetici e una latenza da 30 a 50 volte inferiore rispetto a quella disponibile oggi per i servizi.
Il 5G non è solo infrastruttura, ma motore di trasformazione dell’esperienza formativa e dei processi clinico-diagnostici. Già oggi, un centinaio di studenti dei corsi afferenti a Medicina e Chirurgia; Architettura; Scienze Psicologiche e Pedagogiche, dell’Esercizio fisico e della Formazione sta sperimentando nuovi ambienti didattici ibridi che integrano realtà fisica e virtuale.
Nelle aule “aumentate” – distribuite tra il Campus di viale delle Scienze, e il Policlinico Universitario P. Giaccone – gli studenti si confrontano con ricostruzioni tridimensionali interattive di organi anatomici, edifici storici e modelli educativi, migliorando la comprensione dei contenuti complessi attraverso l’approccio learning by doing. Ciascuno spazio è dotato di dispositivi XR e sistema di mirroring (per proiettare l’esperienza a schermo, facendola fruire a chi non indossa un visore o è connesso da remoto):
È in fase di realizzazione, inoltre, un Centro di Simulazione Clinica Avanzata, attrezzato con manichini intelligenti e ambienti immersivi per l’addestramento pratico degli studenti nel campo delle pratiche cliniche e chirurgiche e per affrontare scenari di emergenza clinica.