
(AGENPARL) – Fri 20 June 2025 **Certificazione parità di genere, “Strumento utile nella battaglia per
l’uguaglianza”**
/Scritto da Redazione, venerdì 20 giugno 2025/
Cristina Manetti, capo di Gabinetto della presidenza della Regione Toscana
e ideatrice de “La toscana delle donne”, e Maria Grazia Maestrelli,
consigliera di parità della Regione Toscana, hanno partecipato questa
mattina alla seconda tappa in programma a Firenze di “No Gender Gap. UNI
/PdR 125. La parità di genere nei luoghi di lavoro ”, road show
itinerante di UNI – Ente Italiano di Normazione, organizzato nel capoluogo
toscano in collaborazione con la Camera di Commercio ed il Comitato
Imprenditoria Femminile.
L’appuntamento, cui hanno preso parte esperti e rappresentanti del mondo
delle imprese e del lavoro, ha l’obiettivo di misurare il livello di
diffusione e consapevolezza della prassi di riferimento in Italia volta a
ridurre i divari di genere lei luoghi di lavoro
Secondo i dati diffusi nel corso dell’evento, in Toscana tale
certificazione è decisamente in crescita. Da febbraio 2025, sono 1742 i
siti produttivi certificati UNI/PdR 125. L’ 88,7 % in più rispetto a
giugno 2024.
“La certificazione sulla parità di genere ci aiuta a portare avanti la
battaglia culturale per l’affermazione dei diritti e dell’eguaglianza”,
ha affermato Manetti nell’intervento conclusivo dell’evento. “Assieme al
welfare aziendale, è uno strumento che contribuisce a far entrare la
cultura e la pratica dell’uguaglianza entrare nelle aziende, nelle
famiglie”, ha aggiunto, ricordando come anche due aziende pubbliche
toscane, ovvero l’Azienda sanitaria Sudest e l’Azienda ospedaliera
universitaria pisana, hanno conseguito di recente tale certificazione.
“E’ un fatto importante – ha sottolineato Manetti – che l’esempio venga
anche dal settore pubblico”.
“I dati toscani – ha spiegato Maestrelli – sono promettenti e il tessuto
produttivo mostra un’apertura sempre più evidente rispetto al tema della
parità di genere”. “Di sicuro – ha aggiunto – la certificazione ha
riacceso i riflettori sul tema della presenza delle donne nel mondo del
lavoro, sugli aspetti fondamentali per che devono essere affrontati nei
luoghi di lavoro, sulla questione della conciliazione che deve diventare
però un’esperienza collettiva di uomini e donne, perché la conciliazione
non è detto che debbano farla solo le donne”.
“Occorre continuare a lavorare – è stato il monito di Maestrelli – su un
cambiamento culturale e strutturale, che va sostenuto attraverso politiche
di conciliazione vita-lavoro e interventi che impediscano discriminazioni
sempre più intollerabili”.