
(AGENPARL) – Fri 20 June 2025 ALLEVAMENTI INTENSIVI, UNTERBERGER (SVP): SUDTIROLO
ESEMPIO POSITIVO
“L’Italia è uno dei Paesi europei con il numero più elevato di allevamenti intensivi di suini e di polli, con condizioni di vita spesso terribili per gli animali, come documentato dall’inchiesta realizzata da AGtivist, il collettivo internazionale di giornalisti, che per la prima volta ha mappato gli allevamenti intensiva di tutta l’Unione europea. In questo quadro, spicca il dato positivo del Sudtirolo, dove non si registra la presenza di allevamenti di questo tipo.
Si tratta di un esempio virtuoso grazie anche a politiche che valorizzano i prodotti di qualità e le piccole produzioni.”
Così in una nota la Presidente del Gruppo per le Autonomie, Julia Unterberger.
“L’indagine ha messo in luce le terribili condizioni in cui sono costretti a vivere questi animali. Ad esempio, in un allevamento nel bergamasco, i polli vivono nei loro stessi escrementi e non riescono a reggersi sulle zampe a causa della crescita innaturale dovuta alla selezione genetica. In una struttura nel bresciano, le galline sono stipate le une sulle altre in spazi ristretti, con carcasse abbandonate a decomporsi per settimane.
Intanto – prosegue – mentre cresce il numero di questi allevamenti, scompaiono quelli di piccole e medie dimensioni. A livello europeo, in quindici anni, il 44% dei piccoli allevatori ha chiuso le proprie attività, a fronte di una crescita del 56% delle strutture a dimensione industriale.
Si segue una tendenza, culturale ed economica, che punta ad aumentare sempre più il consumo di carne a basso costo, schiacciando quegli allevatori che seguono modelli di produzione che tutelano il benessere degli animali e lavorano su standard alti di qualità del cibo.
È uno sviluppo pericoloso per gli animali, la salute umana e l’ambiente. Questa ricerca mostra ancora una volta quanto sia importante avere regole severe per controllare gli allevamenti intensivi.
Valorizzare il cibo di qualità, con un riscontro anche nel prezzo, deve essere l’obiettivo di una politica agricola sostenibile.”
MASSENTIERHALTUNG, UNTERBERGER (SVP): SÜDTIROL EIN POSITIVES BEISPIEL
„Italien ist eines der europäischen Länder mit der höchsten Anzahl an intensiven Schweine- und Hühnerzuchtbetrieben, in denen für die Tiere oft schreckliche Lebensbedingungen herrschen. Dies geht aus einer Untersuchung von AGtivist hervor, einem internationalen Journalistenkollektiv, das erstmals die Massentierhaltungsbetriebe in der gesamten Europäischen Union erfasst hat. In diesem Zusammenhang sticht Südtirol positiv hervor, da es dort keine Betriebe dieser Art gibt. Es handelt sich um ein Vorzeigemodell, das auch von einer Politik profitiert, die Qualitätsprodukte und kleine Produktionsbetriebe fördert.“
So die Vorsitzende der Autonomiegruppe im Senat, Julia Unterberger, in einer Mitteilung.
„Die Untersuchung hat die schrecklichen Bedingungen aufgezeigt, unter denen diese Tiere leben müssen. In einer Zuchtanlage in der Nähe von Bergamo beispielsweise leben die Hühner in ihren eigenen Exkrementen und können aufgrund ihres unnatürlich schnellen Wachstums durch genetische Eingriffe, nicht auf ihren Beinen stehen. In einer Anlage in der Nähe von Brescia sind die Hühner auf engstem Raum zusammengepfercht, und Kadaver bleiben wochenlang liegen, bis sie verrotten.
Während die Zahl dieser Betriebe wächst, verschwinden kleine und mittlere Betriebe. Auf europäischer Ebene haben in fünfzehn Jahren 44 % der Kleinbauern ihren Betrieb aufgegeben, während die Zahl der industriellen Betriebe um 56 % gestiegen ist.
Es ist das Ergebnis eines kulturellen und wirtschaftspolitischen Trends, der darauf abzielt, den Verbrauch von Billigfleisch immer weiter zu steigern. Dabei werden diejenigen Landwirte verdrängt, die Produktionsmodelle verfolgen, die das Wohlergehen der Tiere schützen und hohe Qualitätsstandards für Lebensmittel gewährleisten.
Dies ist eine gefährliche Entwicklung für die Tiere, für die menschliche Gesundheit und für die Umwelt. Diese Untersuchung zeigt einmal mehr, wie wichtig es ist, strenge gesetzliche Vorschriften zur Regelung der Massentierhaltung einzuführen. Die Wertschätzung hochwertiger Lebensmittel, die sich auch im Preis ausdrückt, muss das Ziel einer nachhaltigen Landwirtschaftspolitik sein.“