
(AGENPARL) – Mon 16 June 2025 Inflazione, Barbera (Prc): “I prezzi scendono solo per le statistiche, non
per le famiglie popolari”
“I dati diffusi dall’Istat sull’inflazione di maggio smascherano
l’ipocrisia della narrazione trionfalistica del governo Meloni. Altro che
“inflazione sotto controllo”: la verità è che i prezzi dei beni di prima
necessità continuano a salire, colpendo duramente lavoratori, pensionati e
disoccupati. Mentre l’indice generale registra una variazione annuale
dell’1,6%, in calo rispetto all’1,9% di aprile, il carrello della spesa —
cioè beni alimentari, per la casa e la persona — accelera dal +2,6% al
+2,7%. Significa che mangiare, lavarsi, pulire casa costa ogni mese di più.
Un dato gravissimo, che colpisce in pieno chi è già ai margini, mentre i
ricchi non se ne accorgono nemmeno. Questa è la realtà quotidiana che il
governo e i media asserviti si ostinano a ignorare: famiglie costrette a
tagliare su tutto, genitori che saltano i pasti per far mangiare i figli,
pensionati che non riescono a pagare bollette e medicine. L’inflazione
acquisita, pari all’1,3% sul generale e all’1,6% sulla componente di fondo,
certifica che la stangata non è finita: è strutturale, permanente,
conseguenza diretta di un modello neoliberista che scarica ogni crisi sulle
spalle dei più deboli. Il governo Meloni, al servizio di Confindustria e
della grande distribuzione, non muove un dito per fermare la spirale dei
prezzi. Nessun tetto ai beni essenziali, nessuna tassa sugli extraprofitti,
nessuna tutela vera per salari e pensioni. E mentre gli speculatori si
ingrassano, gran parte dei cittadini affondano. Denunciamo questa
situazione con forza. Basta compatibilità con il profitto, basta silenzi e
compromessi: Questa inflazione non è un “dato tecnico”, ma un attacco
politico ai ceti popolari. E come tale va contrastata con misure adeguate,
prevedendo forme di protezione degli strati popolari che da troppo tempo
subiscono le conseguenze della crescita dei prezzi, mentre altri ingrassano