
(AGENPARL) – Fri 13 June 2025 COMUNICATO STAMPA
Bonus Gas, Chiorazzo (BCC): “Una misura nata per fini elettorali, oggi simbolo di opacità e disuguaglianze. La Regione renda conto al Consiglio e ai cittadini altrimenti presenteremo esposto alla Corte dei Conti”.
Il Vice Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo, ha depositato in data odierna un’interrogazione urgente indirizzata al Presidente della Giunta Regionale per chiedere piena chiarezza sulla gestione della misura “Bonus Gas”, che nel solo 2024 ha impegnato oltre 95 milioni di euro di risorse pubbliche provenienti dalle compensazioni ambientali. “È inaccettabile – dichiara Chiorazzo – che la Regione Basilicata continui a maneggiare centinaia di milioni di euro senza alcuna rendicontazione pubblica su chi ha realmente beneficiato del Bonus Gas, con quali modalità e con quali risultati. La mancata risposta da parte di API-BAS ad una formale richiesta di accesso agli atti, sollecitata come previsto dallo Statuto e dal Regolamento consiliare anche attraverso l’intervento del Presidente del Consiglio Regionale, rappresenta una grave violazione dei diritti di accesso documentale dei consiglieri regionali e un’inadempienza rispetto ai doveri istituzionali propri degli enti sub-regionali”.
Nell’interrogazione si chiedono risposte puntuali sull’utilizzo effettivo dei 64 milioni di euro trasferiti nel 2024 ad API-BAS per i rimborsi ai cittadini, sulla quantità di gas effettivamente rimborsata, sul prezzo medio riconosciuto, e sulla congruità tra risorse investite e benefici realmente trasferiti alle famiglie lucane.
“Emergono forti elementi di confusione e improvvisazione – prosegue Chiorazzo – basti pensare alla mancata pubblicazione dell’elenco ufficiale delle compagnie aderenti, alle condizioni contrattuali imposte ai cittadini e ai disciplinari regionali poco chiari, come denunciato anche dalle associazioni dei consumatori, e sui quali incombe il giudizio del tribunale amministrativo”.
Particolare attenzione è posta ai provvedimenti sinora adottati ed in particolare alla delibera di giunta n. 163/2025 che introduce norme controverse e potenzialmente vessatorie tra cui la disapplicazione della prescrizione biennale delle bollette, la sospensione automatica del Bonus su segnalazione delle compagnie, e l’ambiguità sulle effettive responsabilità dei cittadini rispetto ai conguagli.
“È gravissimo – aggiunge Chiorazzo – che oggi migliaia di cittadini rischino di vedersi sospendere il contributo Bonus Gas senza nemmeno avere certezza di essere effettivamente debitori, né comunicazioni formali da parte delle compagnie. Questo mentre la Regione tace, API-BAS non risponde, e le sentenze del Tar sui disciplinari, modificati senza una strategia chiara, confermano la confusione con cui la Regione sta operando. Serve un immediato atto di responsabilità”.
Nell’interrogazione si chiede inoltre come sia stato determinato il costo della misura per il triennio 2025–2027, in assenza di un’analisi tecnico finanziaria di valutazione, e se non si ritenga necessario rivedere integralmente una misura che, nata per scopi elettorali, oggi si regge su continue correzioni e una gestione opaca, generando disuguaglianze tra i cittadini. “La Regione – conclude Chiorazzo – deve assumersi la responsabilità politica e amministrativa di spiegare ai lucani come sono state impiegate le risorse derivanti dalle compensazioni ambientali. Non possiamo continuare a coprire una misura che, nata per finalità elettorali, oggi viene mantenuta solo per non dover ammettere il fallimento della politica energetica regionale, priva di visione e incapace di generare uno sviluppo sostenibile. In assenza di riscontro alle nostre richieste, presenteremo un esposto alla Procura della Corte dei Conti affinché si faccia piena luce sulla correttezza e linearità della gestione finanziaria e amministrativa del Bonus Gas.
I cittadini lucani, che come riconosce la natura stessa delle compensazioni, pagano già un prezzo alto in termine ambientale e di disagio per essere il primo sito petrolifero del Paese, non devono veder sottratto nemmeno un euro ai propri bisogni e al proprio futuro per insipienza, disinteresse o scelte elettoralistiche e clientelari. Mali che, riteniamo, debba essere la Politica a sconfiggere, ma se questa dimostra di non essere in grado di farlo, è giusto intervenga la Giustizia”.