
(AGENPARL) – Fri 06 June 2025 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 06/06/2025, ore 17:07
Consiglio
Lavori Consiglio: Riforma abitare, discussione articolata – 2
**Esaminati gli articoli da 6 a 14, riguardanti il Titolo I, Edilizia abitativa agevolata.**
È ripresa nel pomeriggio di oggi, in Consiglio provinciale, la discussione articolata del Nell’ambito della discussione del Riforma Abitare 2025.
L’articolo 6 interviene sul capo 6 della legge 13/98, “Contributi per costruzione, acquisto e recupero di abitazioni per fabbisogno abitativo primario”, in materia di vincolo sociale: è stato approvato senza discussione né emendamenti, così come l’articolo 7 che interviene sul capo 6 della legge 13/98, “Contributi per costruzione, acquisto e recupero di abitazioni per fabbisogno abitativo primario”, in materia di vincolo sociale, di rinuncia e revoca dell’agevolazione.
L’articolo 8 modifica il capo 7, della legge provinciale 17 dicembre 1998, n. 13, “Agevolazioni per il recupero convenzionato”. 12 gli emendamenti presentati, di cui i primi due dell’ass. Mair, al fine di che garantire parità di trattamento tra nuove costruzioni e recupero. Al secondo di questi, Zeno Oberkofler (Gruppo verde) ha presentato un subemendamento, per riconoscere che anche le cooperative edilizie senza scopo di lucro possano ottenere questi sostegni per la costruzione ex novo e il recupero. L’assessora ha spiegato che i suoi emendamenti erano di natura tecnica, e ha accolto il subemendamento di Oberkofler. Quest’ultimo ha presentato un altro emendamento al comma 4, relativo al diritto di superficie, al fine di estendere il diritto di sovrastruttura ai proprietari privati se questi accettano di continuare la destinazione d’uso per 30 anni – l’ass. Mair ha ritenuto che l’edilizia abitativa di utilità sociale non deve essere sottoposta a ulteriori ostacoli, stupendosi che questi venissero dai Verdi. Franz Ploner (Team K) ha chiesto di prevedere un vincolo perenne, dato che vengono investite risorse pubbliche, e l’ass. Mair ha ribadito la sua critica all’introduzione di eventuali vincoli a un modello nuovo, che sarebbero deterrenti per i committenti. Oberkofler ha ricordato che il modello austriaco comporta il vincolo perenne, e che esso è richiesto da vari stakeholder; ha quindi respinto le obiezioni dell’assessora che gli pareva non voler accettare nemmeno la discussione in merito. Waltraud Deeg (SVP) ha ricordato che in audizione nessuno si era opposto a questo modello; il referente austriaco aveva detto che uno dei punti fondamentali era il vincolo perenne. L’ass. Mair ha ribadito che la modifica non è opportuna e che il modello viennese va adeguato alla realtà altoatesina e precisato di essere favorevole al dibattito; le prescrizioni già previste sono sufficienti, anche se si può sempre migliorare. Mair ha poi presentato un altro emendamento per inserire le parole “con stanze a prezzo calmierato`”, relativamente agli studentati sostenuti, e Oberkofler lo ha condiviso, proponendo altri emendamenti relativi alle possibilità da dare anche alle cooperative a proprietà indivisa e per rendere perenne il vincolo per gli alloggi in locazione a prezzo calmierato di nuova costruzione. ha presentato altri emendamenti, Franz Ploner (Team K) ha proposto di stralciare il comma che sosteneva che non ci sarebbero stati finanziamenti per l’acquisto del terreno, riproposto in altra forma anche da Oberkofler, e di vincolare in modo permanente gli edifici finanziati con l’edilizia di utilità sociale. Infine, l’ass. Mair ha proposto lo stralcio del comma 7 bis, introdotto in commissione per consentire il finanziamento agevolato di nuove costruzioni e recupero di edifici da parte dei Comuni per la vendita. Waltraud Deeg ha replicato che con quest’articolo si era risposto a una richiesta dei Comuni e Oberkofler ha sostenuto la proposta di Deeg, poiché rientra tra i compiti dei Comuni mettere a disposizione superfici abitative, per l’affitto o l’acquisto. Franz Ploner (Team K) ha condiviso questa posizione. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha chiarito che una novità della legge è che i Comuni possano realizzare alloggi da affittare. In caso di alloggi con prezzo calmierato, il Comune stipula un contratto con il costruttore, che si assume il rischio d’impresa: questo non deve essere assunto dal Comune. In votazione, sono stati accolti il subemendamento di Oberkofler (cooperative) all’emendamento Mair e gli emendamenti di quest’ultima, respinti gli altri, l’articolo 8 è stato approvato con 24 sì e 10 astensioni.
L’articolo 9 modifica il capo 8, della legge provinciale 17 dicembre 1998, n. 13, “Acquisizione, assegnazione e finanziamento delle aree destinate all’edilizia abitativa agevolata”. Franz Ploner (Team K) ha chiesto di introdurre un vincolo permanente sulle aree di edilizia abitativa agevolata, al fine di contrastare le speculazioni. Hannes Rabensteiner (Team K) ha fatto la stessa proposta con un altro emendamento, per evitare abusi; si può però prevedere un modello di riscatto, e i soldi possono essere investiti altrove. L’ass. Ulli Mair ha ribadito di non ritenere sensato il vincolo permanente; il vincolo per l’edilizia agevolata viene comunque aumentato da 20 a 30 anni. Franz Ploner (Team K) ha proposto che non fosse possibile chiedere la cancellazione dle vincolo, Hannes Rabensteiner che il riscatto sia possibile dopo 30 anni previa restituzione dei contributi. L’ass. Mair ha ribadito la propria posizione contro il vincolo permanente, e ha proposto un proprio emendamento per limitare i contributi al 20 per cento dei costi di costruzione, che è risultato approvato. Tutti gli altri sono stati respinti. In merito al articolo, Zeno Oberkofler ha annunciato astensione del gruppo verde, ritenendo che debbano essere i Comuni a gestire le aree agevolate già di loro proprietà (comma 1); Waltraud Deeg ha chiarito che se c’è un esproprio e gli alloggi non vengono classificati come alloggi di interesse pubblico, i terreni vengono assegnati con altra destinazione; ha chiesto poi se la disposizione al comma 10 è transitoria o meno; Hannes Rabensteiner si è rammaricato che non fosse stato possibile il vincolo perenne, mentre pare è invece possibile il convenzionamento perenne: non si trae una lezione dagli errori del passato. L’ass. Mair ha chiarito a Deeg che non si tratta di una disposizione transitoria, e invitato a non confondere la destinazione d’uso degli immobili con un vincolo personale. L’articolo è stato approvato con 21 sí e 13 contrari.
L’articolo 10 modifica il capo 11, della legge provinciale 17 dicembre 1998, n. 13, “Contributi per la realizzazione di opere finalizzate al superamento di barriere architettoniche e all’adeguamento dell’abitazione alla persona in situazione di handicap”: è stato approvato senza modifiche né discussione.
L’articolo 11 contiene ulteriori disposizioni. Waltraud Deeg (SVP), ricordando che qui si fa riferimento alla legge Cirinnà considerando le coppie more uxorio, ha chiesto di introdurre un comma per considerare l’unione civile tra persone dello stesso sesso: l’ass. Mair ha difeso la formulazione che riguarda le coppie more uxorio anche non inserite nel registro ed evita abusi di componenti di coppie non registrate che si fanno passare per single, e Deeg ha ritenuto che questo potesse consentire abusi; Franz Ploner (Team K) ha chiesto l’introduzione di un comma che garantisce anche i genitori separati e/o divorziati con affido congiunto, indipendentemente dalla residenza dei figli. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha ritenuto corrette le perplessità di Deeg. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha sostenuto che la proposta di Deeg escluderebbe le coppie di fatto, aggiungendo che in un secondo momento si potrà-aggiungere una specifica, l’ass. Mair ha condiviso questa posizione e sostenuto, in merito all’emendamento Ploner, che esso è complicato, e che anche in caso di affido congiunto il figlio vive prevalentemente da uno dei due genitori. Deeg ha ritirato il proprio emendamento, è quello di Ploner è stato respinto. L’articolo è stato approvato con 21 sì, 12 astensioni.
L’articolo 12 contiene disposizioni transitorie; è stato approvato senza discussione con un emendamento di modifica formale di Mair.
L’articolo 13 contiene abrogazioni e disposizioni a efficacia differita. Waltraud Deeg ha proposto e ritirato un emendamento stralcio della lettera D sul recupero convenzionato, Franz Ploner ha chiesto di mantenere il comma 2 dell’articolo 131 ter, oggetto di soppressione: l’ass. Ulli Mair ha chiarito che questo stralcio non ha effetti sulle modalità di finanziamento, ma comporta solo che le associazioni di proprietari non siano obbligati alla gestione del fondo di garanzia; ha spiegato a Deeg che il riferimento citato viene stralciato perché già disciplinato, sarebbero quindi due regolamentazioni diverse. Anche Ploner ha ritirato il proprio emendamento, e l’articolo è stato approvato con 18 sì e 13 astensioni.
L’articolo 14 riguarda modifiche di leggi provinciali in materia di edilizia abitativa agevolata. Waltraud Deeg ha ricordato che era opportuno eliminare la possibilità di militari in pensione di usufruire di questi alloggi e proposto che la Provincia potesse acquisire aree militari non più usate allo scopo, Hannes Rabensteiner che questo avvenisse anche rilevandoli direttamente. Ulli Mair ha spiegato che il proprio emendamento riguardava la messa a disposizione di alloggi anche per le forze dell’ordine, ma non che l’IPES costruisse per loro. Un passaggio senza contropartita non era possibile: Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha ritenuto che questo sarebbe dovuto essere previsto. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha chiarito che lo Stato non cede gratuitamente le proprie superfici, anche se potrebbe cedere degli immobili. In via di permuta si realizzano alloggi di servizio per l’esercito, per il personale che appunto presta servizio, possibilità che dal solo Esercito si vuole estendere a tutte le forze dell’ordine e al personale statale. In merito, c’è una pianificazione a lungo termine e un accordo quadro; la parte non ceduta è il 20%: queste caserme vengono ristrutturate, il restante 80% passa alla Provincia. A Bressanone ha pagato la Provincia, che poi ha ceduto la caserma in via gratuita al Comune, a saldo di un debito con lo stesso. Su domanda di Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) relativa ai proprietari originari di queste superfici, Kompatscher ha risposto che il grado di ingiustizia subita è diverso, il che renderebbe difficile provvedere a rimborsi giusti per tutti – non si può riaprire un capitolo del passato. Deeg ha ritirato il proprio emendamento. In merito al comma 2, Hannes Rabensteiner (STF) ha proposto che sia prevista una destinazione d’uso, lo stralcio dell’ultima frase del comma 2, nonché del comma 3-bis dell’articolo 42 della lp 27/93, che permette alla Giunta, al fine di raggiungere il 5% di superfici per dipendenti della Difesa, di appoggiarsi anche all’IPES. Ha chiesto poi se gli appartamenti dati alle forze dell’ordine possono poi rientrare nel mercato. Anche Zeno Oberkofler ha chiesto lo stralcio dell’ultima frase del comma 2, trovando problematico far diventare parte della proprietà indivisa di cooperativa proprietà delle forze dell’ordine. L’ass. Mair ha riferito a Rabensteiner che ci sono accordi già presi con le forze armate, e che gli alloggi in permuta diventano poi appartamenti di proprietà, e che lo stralcio richiesto dell’ultima frase potrebbe far intendere che la cessione avviene subito; Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) si è rammaricato che non si ragionasse sulla riparazione delle ingiustizie relative ai terreni, e ha chiesto di considerare come comportarsi in futuro. L’ass. Ulli Mair ha accolto l’emendamento di Rabensteiner relativo al comma 3-bis, che è stato approvato (33 sì, 1 no), così come quelli dell’ass. Mair. In merito all’articolo, Hannes Rabensteiner (STF) ha chiesto se questi alloggi per l’Esercito e ora anche per tutte le forze dell’ordine e le agenzie statali hanno un vincolo di destinazione d’uso, altrimenti sarebbe un’ingiustizia nei confronti dei residenti che invece lo devono rispettare; l’ass. Mair ha risposto che gli alloggi risultano di servizio, e quando non lo sono più non possono essere venduti ma devono essere offerti di nuovo alla Provincia. L’articolo è stato approvato con 21 sí, 1 no e 11 astensioni.
È iniziata poi l’esame del Titolo II, URBANISTICA E PIANI REGOLATORI, AGRICOLTURA, TUTELA DEL PAESAGGIO E TUTELA DELL’AMBIENTE.
**MC**
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