
(AGENPARL) – Thu 05 June 2025 COMUNICATO STAMPA n. 63/25
Lussemburgo, 5 giugno 2025
Sentenza della Corte nella causa C-359/24 | Commissione/Grecia (Aggiornamento dei piani di gestione
dei distretti idrografici e dei rischi di alluvioni)
La Corte condanna per la prima volta la Grecia per non aver aggiornato i
piani di gestione dei rischi di alluvioni relativi a 14 distretti idrografici
Nell’ambito dell’azione comunitaria in materia di acque, una direttiva dell’Unione europea 1 prevede che gli Stati
membri debbano riesaminare e aggiornare i piani di gestione dei distretti idrografici. Inoltre, gli Stati membri sono
tenuti a trasmettere copia dei piani di gestione e di tutti gli aggiornamenti alla Commissione europea e agli altri Stati
membri interessati entro tre mesi dopo la loro pubblicazione.
La direttiva europea 2 relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni prevede che gli Stati membri
valutino i rischi di alluvioni e redigano mappe della pericolosità da alluvione e piani di gestione di tali rischi. Tali pian i
di gestione dei rischi di alluvioni sono riesaminati e aggiornati ogni sei anni.
Secondo la Commissione, la Grecia non ha rispettato i termini per il riesame e l’aggiornamento dei piani di gestione
dei suoi 14 distretti idrografici 3 e dei piani di gestione dei rischi di alluvioni di questi ultimi.
La Commissione ha quindi adito la Corte di giustizia il 17 maggio 2024. Nella sua sentenza odierna, la Corte
condanna la Grecia in quanto non ha riesaminato e aggiornato i piani di gestione dei distretti idrografici entro il
termine stabilito. La Corte constata inoltre che la Grecia è venuta meno ai suoi obblighi in quanto non ha
riesaminato né, ove necessario, aggiornato i piani di gestione dei rischi di alluvioni.
IMPORTANTE: La Commissione o un altro Stato membro possono proporre un ricorso per inadempimento diretto
contro uno Stato membro che è venuto meno ai propri obblighi derivanti dal diritto dell’Unione. Qualora la Corte di
giustizia accerti l’inadempimento, lo Stato membro interessato deve conformarsi alla sentenza senza indugio. La
Commissione, qualora ritenga che lo Stato membro non si sia conformato alla sentenza, può proporre un altro
ricorso chiedendo sanzioni pecuniarie. Tuttavia, in caso di mancata comunicazione delle misure di attuazione di una
direttiva alla Commissione, su domanda di quest’ultima, la Corte di giustizia può infliggere sanzioni pecuniarie, al
momento della prima sentenza.
Documento non ufficiale ad uso degli organi d’informazione che non impegna la Corte di giustizia.
Il testo integrale e, se del caso, la sintesi della sentenza sono pubblicati sul sito CURIA il giorno della pronuncia.
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Direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di
acque.
Direttiva 2007/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2007, relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni.
Vale a dire quelli del Peloponneso occidentale, del Peloponneso settentrionale, del Peloponneso orientale, della Grecia continentale occidentale,
dell’Epiro, dell’Attica, della Grecia continentale orientale, della Tessaglia, della Macedonia occidentale, d ella Macedonia centrale, della Macedonia
orientale, della Tracia, di Creta e delle isole del mar Egeo, cinque dei quali sono internazionali.
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