
Le Ferrovie russe (RZD) hanno registrato oltre 1,5 milioni di attacchi informatici contro la loro infrastruttura dall’inizio del 2025. Lo ha annunciato il vicedirettore generale dell’azienda, Evgeny Charkin, parlando con i giornalisti a Mosca il 2 giugno.
“Siamo costantemente sotto pressione a causa di attacchi informatici. Solo dall’inizio dell’anno abbiamo registrato un milione e mezzo di attacchi”, ha dichiarato Charkin.
Negli ultimi mesi, gli attacchi si sono evoluti: dai tradizionali attacchi DDoS si è passati a tecniche più sofisticate, come il phishing mirato a sfruttare le vulnerabilità umane, in particolare la mancanza di competenze digitali tra i dipendenti.
Come contromisura, RZD ha aumentato il proprio livello di maturità digitale, rafforzando la formazione del personale e migliorando le capacità di risposta. “La risposta a questo fenomeno è il continuo aumento delle competenze digitali dei nostri dipendenti, della formazione e dell’esercizio”, ha aggiunto il dirigente.
Secondo Charkin, i “cyberterroristi” stanno prendendo di mira in modo crescente anche i sistemi di protezione delle informazioni, ma le contromisure messe in campo da RZD, con il supporto dei suoi partner di sicurezza informatica, si sono finora dimostrate efficaci.