
(AGENPARL) – Fri 30 May 2025 Ancona, 30 maggio 2025
Comunicato stampa
Primo trimestre 2025: flessione contenuta per l’industria marchigiana
Si fa ancora attendere una ripresa della produzione; migliori le indicazioni sul fronte dell’attività commerciale nell’indagine trimestrale elaborata dal Centro studi di Confindustria Marche.
L’industria marchigiana ha aperto il 2025 con una contenuta flessione dell’attività produttiva (-1,2%) rispetto allo stesso periodo del 2024. Prosegue, dunque, il rallentamento avviato dalla fine del 2022, seppure con una dinamica più moderata rispetto ai due anni precedenti. Migliore il quadro dell’attività commerciale, in crescita contenuta rispetto al primo trimestre 2024, dato che sostiene le attese di una inversione di tendenza prevista per i prossimi trimestri.
Questi, in sintesi, i risultati dell’indagine congiunturale trimestrale elaborata dal Centro Studi di Confindustria Marche. Prosegue un contesto di difficoltà, intensificato dalle misure economiche al varo degli Stati Uniti d’America; nel complesso, il clima di incertezza ed instabilità rimane elevato anche a causa dell’evoluzione degli scenari geopolitici internazionali.
In tale scenario, la maggior parte dei settori produttivi presenta una situazione stazionaria o – in alcuni casi – in lieve miglioramento, fatta eccezione per il comparto moda che fa segnare un andamento negativo.
Recupera in apertura di 2025 l’attività commerciale, sia sul mercato interno che estero. Resta tuttavia la flessione sensibile per il comparto moda e, in maniera più contenuta, per la gomma e plastica. In moderato recupero la meccanica e il settore del legno e mobile. Conferma il trend positivo l’industria alimentare.
Secondo gli imprenditori intervistati si percepisce un miglioramento delle prospettive di ripresa per il settore manifatturiero nell’arco del 2025.
“Il 2025 si è aperto con un ulteriore segno meno – commenta il presidente di Confindustria Marche, Roberto Cardinali –. Si confermano le criticità di alcuni settori, su tutti il calzaturiero, mentre altri comparti fanno registrare un andamento moderatamente incoraggiante, in particolare l’alimentare, legno e mobile e farmaceutica. Permane comunque un clima di forte incertezza, legato soprattutto ai dazi e alle tensioni internazionali, che mette sotto pressione investimenti ed esportazioni. È quindi prioritario recuperare rapidamente competitività per consentire alle imprese italiane di competere ad armi pari con quelle europee, come sul fronte della burocrazia e dei costi energetici. Allo stesso tempo dobbiamo sostenere gli investimenti privati e pubblici a tutti i livelli. Il Presidente Orsini ha lanciato la proposta di un grande piano straordinario per il nostro Paese che metta al centro il rilancio dell’industria. Anche i numeri ne testimoniano la necessità”.