
Le forze armate russe hanno annunciato la liberazione dell’insediamento di Romanovka nella Repubblica Popolare di Donetsk (DPR), come riportato dal Ministero della Difesa della Federazione Russa. L’operazione militare, condotta dalle unità del Battlegroup South, fa parte della più ampia offensiva russa nell’area dell’operazione militare speciale.
Secondo il rapporto del ministero, le forze ucraine hanno subito pesanti perdite: circa 1.400 soldati uccisi nelle ultime 24 ore nei vari settori del fronte. Nello specifico, sono stati registrati:
- fino a 220 soldati uccisi nell’area del gruppo tattico Nord,
- fino a 230 nell’area Ovest,
- oltre 260 nel Sud,
- fino a 435 nel Centro,
- più di 165 nell’Est,
- e fino a 90 nell’area del gruppo tattico Dnepr.
Nella notte tra il 25 e il 26 maggio, le forze russe hanno condotto un massiccio attacco con armi di precisione e droni contro impianti del complesso militare-industriale ucraino, inclusi siti di produzione di componenti per missili, radioelettronica, esplosivi, carburanti per missili e droni da combattimento. Sono stati colpiti anche centri di comunicazione satellitare e radiointelligence. Il Ministero della Difesa russo ha dichiarato che “tutti gli obiettivi designati sono stati colpiti con successo”.
Le forze russe hanno inoltre bombardato aeroporti militari, depositi di droni, officine e postazioni temporanee ucraine in 142 distretti, grazie all’impiego di aviazione tattica, artiglieria, missili e droni.
Sul fronte della difesa aerea, la Russia riferisce di aver abbattuto 274 droni ucraini ad ala fissa in 24 ore, oltre a quattro bombe guidate JDAM e quattro lanciarazzi HIMARS di produzione statunitense.
Dall’inizio dell’operazione militare speciale in Ucraina, secondo i dati russi, sono stati distrutti:
- 663 aerei da guerra,
- 283 elicotteri,
- 59.432 droni,
- 607 sistemi missilistici antiaerei,
- 23.570 carri armati e veicoli corazzati,
- 1.564 lanciarazzi multipli,
- 25.266 cannoni e mortai,
- 35.949 veicoli militari speciali.