
(AGENPARL) – Thu 22 May 2025 La ricostruzione dell’Aquila e dei comuni del cratere sismico si afferma
come modello di governance multilivello e sviluppo integrato. Se ne è
discusso a Roma, nel corso del convegno *“Ricostruzione e sviluppo dei
territori: il modello del cratere aquilano”*, promosso dalla Struttura di
Missione Sisma 2009 della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito
del *Forum PA 2025*.
Un’occasione di confronto istituzionale e tecnico che ha messo in evidenza
il ruolo della ricostruzione non solo come risposta emergenziale, ma come
leva strategica per il rilancio economico, sociale e culturale dei
territori colpiti dal sisma. All’evento hanno preso parte rappresentanti
della Presidenza del Consiglio, delle Amministrazioni centrali, della SNA,
della Corte dei Conti, società partecipate, tecnici di alto profilo e oltre
50 sindaci del cratere.
A inaugurare e chiudere i lavori è stato *Mario Fiorentino*, Coordinatore
della Struttura di Missione, che ha definito l’esperienza aquilana *“modello
0”* nel panorama italiano:
*“**Parlare oggi de L’Aquila e dell’area del cratere – *ha dichiarato* –
significa riflettere su un’esperienza complessa e profonda, che ha
interrogato le nostre istituzioni, messo alla prova la coesione sociale, ma
ha offerto l’occasione di sperimentare nuovi modelli di intervento
pubblico. Il modello aquilano si estrinseca attraverso una significativa
accelerazione degli interventi di ricostruzione e rilancio, frutto di
un’idea rinnovata di governance, di sviluppo, di cittadinanza, di futuro.
Un modello replicabile anche in altri contesti. Il nostro obiettivo è
costruire un ecosistema capace di generare sviluppo, innovazione,
attrattività culturale e inclusione. Ricostruire, oggi, significa più che
mai offrire motivi per tornare, restare, investire**”.*
Nella *prima sessione*, dedicata al ruolo delle istituzioni, sono
intervenuti tra gli altri il *Presidente della Regione Abruzzo Marco
Marsilio* e il *Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi*, con i saluti del
Sottosegretario all’Economia *Lucia Albano* e del Sottosegretario
all’Istruzione *Paola Frassinetti*.
*“**L’esperienza maturata in Abruzzo – *ha spiegato Marsilio *– ha
rappresentato una sperimentazione virtuosa, diventata oggi riferimento
normativo per tutto il Paese. Nel nuovo Codice della Ricostruzione sono
state recepite e trasformate in norma alcune buone pratiche nate in
Abruzzo, che hanno dato risultati concreti e ora vengono considerate
modello replicabile in altri contesti emergenziali. Attraverso il programma
Restart risorse sono state destinate non alla ricostruzione materiale ma a
quella economica, sociale e culturale. Solo così si può dare un’anima e un
futuro ai territori colpiti**”.*
*“L’Aquila e i comuni del cratere sismico – *ha aggiunto Biondi *– hanno
affrontato uno dei più complessi processi di ricostruzione della storia
recente del nostro Paese. Oggi, a sedici anni dal sisma, siamo in grado di
mettere a disposizione il nostro patrimonio di competenze, strumenti e
soluzioni amministrative. Si tratta di un modello replicabile in qualsiasi
contesto colpito da vulnerabilità ed emergenze. Abbiamo affrontato sfide
importanti, ricostruendo uno dei centri storici più ampi e vincolati
d’Italia, e al tempo stesso abbiamo investito in cultura, formazione e
turismo come leve strategiche per lo sviluppo. È tempo di superare una
visione centrata esclusivamente sulle grandi aree metropolitane. Le
politiche di coesione devono riconoscere e valorizzare il ruolo dei piccoli
borghi e delle città di medie dimensioni, spesso escluse dalle strategie
nazionali ed europee del passato”.*
La *seconda sessione*, dal titolo *“Dall’emergenza allo sviluppo: il
paradigma e la replicabilità del modello aquilano”*, ha visto il contributo
di *Salvatore Provenzano* (USRA), *Raffaello Fico* (USRC), *Alfredo Maria
Becchetti* (Infratel Italia) e *Matilde Fiocco* (CRESA). Gli interventi
hanno messo in luce le *best practice* attuate sul territorio e le azioni
strategiche per lo sviluppo post-sisma: digitalizzazione, conoscenza
territoriale, e politiche pubbliche fondate su dati e ascolto delle
comunità locali.
Tra i risultati più rilevanti illustrati nel corso del convegno: *oltre 2,7
miliardi di euro* trasferiti al territorio dal 2020, di cui *1,8 miliardi
negli ultimi due anni*, l’avvio della *fase 2 del programma Restart* (dopo
una prima fase da 317 milioni), ulteriori *110 milioni* per il rilancio
socioeconomico, e l’attuazione delle misure del *PNC* per un valore
condiviso con la Struttura Sisma 2016 di *1,7 miliardi di euro*.