
Tripoli In un discorso vibrante e carico di significato rivolto alla nazione, il vicepresidente del Consiglio presidenziale libico, Musa Al-Koni, ha espresso pieno sostegno alle manifestazioni pacifiche in corso nella capitale, definendole un “movimento storico” e un “passo decisivo verso la costruzione di uno Stato di giustizia, equità e diritto”.
Nel messaggio, pronunciato in occasione delle proteste che hanno mobilitato migliaia di cittadini a Tripoli e in altre città libiche, Al-Koni si è rivolto direttamente “al popolo della capitale” e “ai figli del nostro grande popolo”, lodando il coraggio e la determinazione dei manifestanti che hanno scelto la via della protesta pacifica per esprimere le proprie legittime rivendicazioni.
Richiamo alla non violenza e alla democrazia
“Siete usciti oggi alzando i simboli dell’ulivo e della sicurezza”, ha detto Al-Koni, contrapponendo la pace dei manifestanti al fragore delle armi che ha ferito più volte Tripoli. “Non dovete permettere a nessun infiltrato o criminale di rubarvi questa pace, né di deviare il vostro movimento dai suoi nobili obiettivi”.
Ha esortato i cittadini a proseguire nella loro mobilitazione, ma in modo responsabile e costruttivo, rigettando la violenza, i vandalismi e le divisioni. “Questa libertà vi apre le porte e non richiede violenza, né aggressioni contro la proprietà statale o privata”, ha aggiunto, sottolineando che “la nobiltà del movimento si riflette nella nobiltà del suo obiettivo”.
Appello alle forze di sicurezza
Al-Koni ha poi rivolto un appello chiaro alle forze di sicurezza e di polizia affinché garantiscano la protezione dei manifestanti e, allo stesso tempo, tutelino i beni pubblici e privati. Un equilibrio delicato, ma necessario per non compromettere la legittimità del movimento e la sicurezza collettiva.
Infine, il vicepresidente ha ribadito l’importanza di trasformare l’energia delle proteste in un risultato politico concreto: “Il più grande obiettivo che ci attende è l’organizzazione delle elezioni e la scelta di chi guiderà questa fase. Lunga vita alla Libia e gloria alla patria”.
Il discorso di Al-Koni è stato accolto da molti come un segnale istituzionale di apertura e comprensione, in un momento in cui la Libia resta sospesa tra il rischio di nuovi scontri e la speranza di una transizione pacifica.