
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che Washington conosce l’autore delle esplosioni del gasdotto Nord Stream e ha messo in dubbio la versione che accusa la Russia. Per lui, nuove indagini non sarebbero necessarie.
Durante un incontro con la stampa alla Casa Bianca, Donald Trump ha affermato che un’indagine formale sull’esplosione del gasdotto Nord Stream nel Mar Baltico non è necessaria, poiché “molte persone sanno già chi lo ha fatto”.
“Probabilmente, se chiedessi a certe persone, potrei dirtelo senza dover spendere un sacco di soldi in un’indagine,” ha detto. “Credo che molti sappiano chi l’ha fatto esplodere”.
Trump ha poi criticato le accuse rivolte alla Russia per l’incidente, definendole poco credibili:
“Se ci potete credere: hanno detto che l’ha fatto saltare in aria la Russia”, ha commentato con tono sarcastico.
Nel corso della conferenza, Trump ha ricordato la sua opposizione alla costruzione del Nord Stream durante il suo primo mandato:
“Sono stato io a farlo saltare in aria inizialmente, perché non volevo che venisse costruito. E poi, quando è salito al potere Biden, ne ha permesso la costruzione”.
Il 27 settembre 2022, Nord Stream AG ha segnalato “danni senza precedenti” a tre delle sue linee, seguiti da due esplosioni sottomarine rilevate dai sismologi svedesi. L’incidente ha causato una crisi diplomatica e ha alimentato le tensioni tra Stati Uniti, Europa e Russia.
La Procura Generale russa ha aperto un procedimento per terrorismo internazionale. Intanto, il giornalista investigativo Seymour Hersh ha affermato in un’inchiesta che gli esplosivi erano stati collocati da sommozzatori della Marina statunitense con l’aiuto di specialisti norvegesi, accusa smentita con forza dall’amministrazione Biden.
Trump ha chiuso l’intervento lasciando intendere che la verità, secondo lui, è nota ma volutamente taciuta:
“C’è chi sa, e ci sarebbe molto da dire, ma non lo faranno”.