
(AGENPARL) – Tue 25 March 2025 L’Assemblea legislativa approva la mozione di Ricci (Avs) e Tagliaferri
(Ud-Pp)
(Acs) Perugia, 25 marzo 2025 – L’Assemblea legislativa ha approvato con
11 voti favorevoli della maggioranza (Pd, M5S, Avs, Ud-Pp) la mozione
promossa da Fabrizio Ricci (Avs) e sottoscritta anche da Bianca Maria
Tagliaferri (Umbria domani-Proietti presidente), dal titolo
“Implementazione dei ‘Patti educativi’ e delle ‘Comunità educanti’
quali ecosistemi partecipati e a forte integrazione finalizzati a sviluppare
nei territori azioni di contrasto alla povertà educativa con particolare
attenzione alle aree interne e alle periferie urbane”.
Attraverso questo documento di indirizzo la Giunta regionale viene impegnata
ad ‘adottare ogni provvedimento utile a contrastare la povertà educativa in
Umbria, con particolare attenzione alle aree interne, alle periferie urbane e
ai territori che presentano le maggiori criticità in termini di marginalità
economica e sociale, povertà minorile, accesso ai servizi e rischio
spopolamento; promuovere, attraverso interventi mirati, coordinati e l’uso
strutturale dei Patti Educativi di Comunità, politiche educative inclusive,
rafforzando i servizi scolastici e territoriali, sostenendo progetti che
favoriscano l’accesso all’istruzione e alla formazione per tutti i
bambini e le bambine e garantendo pari opportunità e contrastando le
disuguaglianze; valutare ogni strumento utile (anche in via legislativa) per
valorizzare il ruolo della scuola come presidio fondamentale per lo sviluppo
della personalità delle nuove generazioni e, al contempo, dei territori;
valorizzare il concetto di comunità educante, promuovendo politiche che
rafforzino la collaborazione tra scuole, enti locali, famiglie, Terzo Settore
e altri attori territoriali, al fine di creare un ecosistema educativo
inclusivo e partecipativo, contribuendo allo sviluppo sostenibile e alla
coesione delle comunità locali e contrastando lo spopolamento’.
Illustrando l’atto in Aula Ricci ha spiegato che “combattere la povertà
educativa significa combattere lo spopolamento e dare un futuro ai nostri
territori. Qui entra in gioco questo nuovo strumento, nato proprio con
l’emergenza pandemica, e che in questi anni ha cominciato a diffondersi,
con risultati molto interessanti, in Italia e anche nella nostra regione dove
esistono alcune sperimentazioni in atto, che adesso vanno rese strutturali. I
Patti Educativi di Comunità rappresentano uno strumento innovativo di
amministrazione e programmazione condivisa, volto a ripensare la scuola e il
suo rapporto con il territorio e per questo sono finalizzati a coinvolgere
istituti scolastici, enti locali, terzo settore e altri attori territoriali
per contrastare la povertà educativa, migliorare il sistema scolastico e
promuovere lo sviluppo locale sostenibile. Essi possono diventare dunque un
prezioso strumento strutturale per affrontare le disuguaglianze educative.
Anche perché nell’ultimo anno, il 70,5% dei bambini e ragazzi tra i 3 e i
19 anni non è mai entrato in una biblioteca, un dato in aumento rispetto al
63,9% del 2019. Inoltre, il 39,2% non ha praticato alcuno sport durante
l’anno e il 16,8% tra i 6 e i 19 anni non ha fruito di spettacoli fuori casa
(12,9% nel 2019), ovvero non sono mai andati nell’arco del 2023 al cinema,
teatro, musei, mostre, siti archeologici, monumenti, concerti. Spesso la
povertà educativa si innesta all’interno di contesti già compromessi dal
punto di vista socioeconomico, legandosi a doppio filo al problema della
povertà minorile e dello spopolamento, che sta colpendo l’Umbria più che
a livello nazionale. I Patti educativi, possono dunque diventare un prezioso
strumento strutturale per affrontare le disuguaglianze educative e per creare
una scuola più aperta e inclusiva, capace di promuovere lo sviluppo sociale,
culturale e demografico dei territori. Per fare ciò è necessario partire
dal concetto di comunità educante – che includa scuole, famiglie, terzo
settore, enti locali, università e altri soggetti territoriali – e
promuovere una visione di educazione come responsabilità condivisa”.
Nel suo intervento Maria Grazia Proietti (Pd) ha ringraziato Ricci per aver
presentato questa mozione perchè “trattare argomenti così importanti,
anche in un’Aula semivuota, ridà dignità a questa Assemblea. Temi come
questo rafforzano la nostra azione per contrastare la fragilità e migliorare
il percorso delle persone più deboli”. DMB/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79992