
“Secondo Michele Gubitosa, vicepresidente del Movimento 5 Stelle, intervenuto stamani nella trasmissione Restart su Rai Tre, i sindaci sarebbero rei di vivere sulle spalle delle persone e di guadagnare soldi pubblici. È davvero questo il pensiero di Giuseppe Conte e del M5S sugli oltre 8.000 sindaci italiani? Compresi quelli dei piccoli comuni delle aree interne, in prima linea ogni giorno, tra mille difficoltà, per garantire servizi e risposte ai cittadini? Trovo inaccettabile che un rappresentante delle istituzioni, per di più vicepresidente del M5S, dimostri così scarsa consapevolezza del ruolo dei sindaci”.
Così Pierluigi Biondi, responsabile nazionale del Dipartimento Autonomie Locali di Fratelli d’Italia e sindaco dell’Aquila e presidente di Anci Abruzzo.
“I sindaci di Fratelli d’Italia – e non solo loro – vengono dalla militanza e dall’esperienza amministrativa. Non sono stati ‘catapultati’ in politica senza alcuna preparazione, come invece è capitato a molti esponenti del M5S. Pensare a sindaci a mezzo servizio significa non aver capito il loro ruolo. I sindaci del PD condividono questa visione del loro alleato di governo”?
“In un sistema che funziona, pubblico e privato hanno entrambi un ruolo essenziale. Il vero interrogativo è capire quale sia quello di Gubitosa. Gli potremmo prestare il cellulare di un sindaco per un giorno e vedere se è capace di gestirlo tra emergenze e richieste dei cittadini. O magari potrebbe chiedere ai sindaci che hanno affrontato terremoti, alluvioni e pandemie quanto sia ‘semplice’ il loro lavoro”, conclude Biondi.