
(AGENPARL) – mar 11 marzo 2025 COMUNICATO STAMPA
Energia, Zucconi (FdI): adeguamento Wacc a inflazione: evitare rischiose fughe in avanti
“Come si apprende da organi di stampa di settore, Arera ha posto in consultazione un intervento sull’indice di adeguamento del WACC all’inflazione, proponendo tre opzioni: lasciare l’attuale riferimento, che consiste nella variazione del deflatore degli investimenti fissi lordi; cambiare l’indice, sostituendolo con l’IPCA Italia, la cui variazione negli ultimi anni è stata sensibilmente più alta rispetto al deflatore; passare al Wacc nominale con rivalutazione della RAB al costo storico, come avviene nei più importanti Stati europei. Pare che la decisione di Arera, dopo la consultazione pubblica, sia caduta sulla sostituzione dell’indice adottato per molti anni, e tutto questo a pochi mesi dalla scadenza del suo settennato. Non si comprende per quale ragione, proprio adesso, si è deciso di adottare questo intervento; al di là dell’impatto che avrà da ora in avanti sulle bollette, causandone certamente un aumento – visto che la variazione dell’IPCA Italia degli ultimi anni (ben oltre l’1%) è stata più alta rispetto a quella dell’attuale indice in uso che è, appunto, il deflatore degli investimenti fissi lordi – nel 2024 si dovrebbe addirittura registrare una variazione negativa sui costi”. Lo dichiara in una nota Riccardo Zucconi, deputato e responsabile Energia di Fratelli d’Italia. “Pertanto, al di là di quante centinaia di milioni, o 1 miliardo, costerà agli italiani questa riforma ‘dell’ultimo momento’ che Arera vorrebbe adottare e lasciare in eredità ai consumatori italiani e al nuovo Collegio, ci si chiede se non sia opportuno scegliere di lasciare tutto com’è, come la stessa Arera suggerisce nella prima opzione consultata pubblicamente, per consentire poi al nuovo Collegio, che si insedierà tra pochi mesi, di avviare un percorso di più ampio respiro sul tema”.
Ufficio stampa
Ester Trevisan