
(AGENPARL) – sab 08 marzo 2025 Si inoltra quanto segue
Patrizia Biagi
Ufficio Stampa
Comune di Palermo
“Col 10% di copertura di asili nido, a Palermo siamo ben lontani dalla
percentuale fissata dall’Unione Europea, fissata al 45%. E, come se non
bastasse, molti di questi posti sono pure part-time, con un orario così
ridotto da essere di fatto inutile nell’ottica di offrire un servizio reale
alle famiglie e, in particolare, alle donne lavoratrici. A fronte di un
numero leggermente più alto di asili aperti per il prossimo anno
scolastico, infatti, gli asili con orario ridotto e chiusura alle 13:30
aumenteranno, passando da 12 a 20. Il risultato è quindi che i nidi
rischiano di diventare l’ennesima opportunità mancata; un servizio
riservato ancora una volta alle famiglie che già hanno di più rispetto ad
altre. Per chi non può permettersi babysitter o non ha una famiglia pronta
a sostenere le difficoltà quotidiane, il nido che chiude alle 13:30 è di
fatto sostanzialmente inutile, uno specchietto per le allodole. Un servizio
che, anche quando esiste, così non è efficace. Finché servizi essenziali
come l’asilo nido verranno a mancare o saranno erogati a metà, saremo ben
lontani dall’obiettivo di sgravare le donne dall’essere il pilastro
essenziale del welfare familiare, soprattutto in una città in cui la realtà
dei fatti è impietosa: nel 2023, solo il 32,3% delle donne tra i 25 e i 34
anni era occupato, rispetto al 50,4% degli uomini nella stessa fascia d’età
e contro il 52% della percentuale di donne italiane che lavorano. Aumentare
posti e soprattutto tempo per i nidi dovrebbe essere in cima agli obiettivi
di una città che si dichiara civile, perché la frequenza al nido è
l’investimento più importante sul capitale umano e la leva prioritaria per
favorire il lavoro femminile”. Lo dichiara Mariangela Di Gangi, consigliera
comunale del Partito Democratico a Palermo.