
(AGENPARL) – gio 30 gennaio 2025 Anno XXV
Numero 98.25
Porto di Brindisi: dopo 50 anni, il porto di Brindisi ha un nuovo Piano Regolatore Portuale.
Il Comitato di gestione dell’Ente ha approvato all’unanimità il documento strategico che
imposta lo sviluppo dello scalo messapico per i prossimi 35 – 40 anni
Oggi, nella sala ex Comitato della sede di Brindisi dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare
Adriatico Meridionale (AdSPMAM), il commissario straordinario, Ammiraglio Vincenzo
Leone, ha tenuto una conferenza stampa di presentazione del nuovo Piano Regolatore
Portuale (PRP) del porto di Brindisi, approvato all’unanimità dal Comitato di Gestione,
riunitosi in presenza proprio nella sede brindisina.
Il nuovo PRP disegna il futuro del porto per i prossimi 35-40 anni, puntando su uno sviluppo
moderno, sostenibile e strategico; prevede opere di grande infrastrutturazione, in special
modo nel porto esterno, per consolidare il suo ruolo di hub multimodale e strategico, con
funzioni di corridoio lato mare e Autostrada del Mare per il trasporto Ro-Ro e Ro-Pax verso
l’Europa dell’Est; mira ad intensificare il traffico container e rinfuse e ad avere una funzione
rilevante quale terminal crocieristico e passeggeri, in coerenza, peraltro, con le indicazioni
già delineate nel Documento di Pianificazione Strategica di Sistema.
Tra i punti chiave della visione futura vi è una maggiore valorizzazione del rapporto tra il
porto e il tessuto urbano, con la possibilità di aumentare l’accessibilità e la fruibilità di luoghi
e di spazi sul mare, da parte della comunità tutta.
Va letta in tal senso la nuova proposta funzionale del versante “cittadino” del Seno di
Levante, lungo via Del Mare che mira a consolidare ulteriormente il millenario legame tra il
porto e la città, valorizzandone la naturale vocazione urbana. L’intervento prevede
un’integrazione più armoniosa con il tessuto cittadino, superando l’attuale configurazione
che, pur garantendo i servizi per l’ormeggio delle grandi navi, limita l’accesso al mare e la
fruizione degli spazi pubblici a causa di barriere fisiche e di restrizioni.
La prospettiva cioè della prefigurazione di un nuovo lungomare sull’attuale via del mare che
andrà ad aggiungersi ed integrarsi con quello del lungomare Regina Margherita, postula
l’inizio di un percorso lineare e spaziale fronte mare senza soluzione di continuità tra la
porta Thaon de Revel e porta Lecce senza tuttavia minare il traffico crocieristico– da
assistere con nuove tecnologie e con presidi all’occorrenza – che anzi ne risulterà
ulteriormente esaltato dall’unicità della nuova offerta paesaggistica ed ambientale in un
contesto già ora pregno di tali valori.
Il Piano individua, anche, nuove aree retroportuali strategiche, fondamentali per migliorare
la logistica e l’efficienza dei traffici marittimi. Questi spazi, aventi funzione accessoria agli
scambi portuali, saranno destinati allo stoccaggio, alla movimentazione delle merci e ai
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servizi per imprese e trasporti, garantendo un porto sempre più competitivo e connesso alle
grandi rotte commerciali.
Nel rispetto del layout definito dal Piano del 1974 per i porti interno e medio, le nuove
grandi opere si concentrano sul porto esterno, dove le colmate previste sono state ridefinite
per rispondere agli obiettivi del nuovo progetto di potenziamento della logistica e della
cantieristica navale, oltre che al supporto dei programmi governativi per la produzione di
energia da fonti rinnovabili.
Le indicazioni della Commissione Tecnica di Verifica Ambientale, nell’ambito della
Valutazione Ambientale Strategica (VAS), appunto, confermano la piena idoneità di queste
aree a sostenere la trasformazione degli scali portuali che non saranno più solo punti di
scambio merci, ma veri e propri hub energetici.
Grande attenzione è stata riservata al potenziamento del polo cantieristico navale,
attraverso la previsione di ampliamenti delle strutture “a mare” dei cantieri esistenti, con
l’obiettivo di incrementare significativamente la produzione navale e generare un impatto
positivo sull’occupazione qualificata.
Anche nel settore della nautica da diporto sono previste importanti novità. Si è pensato,
infatti di raddoppiare gli spazi attualmente insistenti nel Porticciolo turistico “Bocche di
Puglia- Marina di Brindisi”, in una visione complessiva di potenziamento dell’attrattività
dello scalo e di conseguenza di tutto il territorio.
“Un progetto ambizioso che guarda al futuro non solo del porto ma del territorio e dei
cittadini- ha commentato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano -. Le
infrastrutture che saranno realizzate renderanno la città di Brindisi sicuramente all’altezza
delle sfide che la attendono, sia in termini di competitività che di sostenibilità ambientale ed
energetica. Ringrazio l’ex presidente dell’Autorità portuale Ugo Patroni Griffi e il
commissario straordinario, ammiraglio Vincenzo Leone, per l’ottimo lavoro svolto in questa