(AGENPARL) – ven 20 dicembre 2024 Comune di Rimini
Ufficio Stampa
Rimini 20 dicembre 2024
Comunicato stampa
Supporto a chi è più in difficoltà, Rimini rinnova l’Housing First per dare una casa ai senza fissa di dimora e aiutarli a reintegrarsi: 13 appartamenti capaci di ospitare fino a 28 persone. In parallelo, l’Albergo sociale, il Piano Freddo e le altre misure a sostegno
La città di Rimini conferma il proprio impegno per il supporto alle persone senza fissa dimora con il recente rilancio dell’istruttoria pubblica per l’Housing First, un progetto dedicato a offrire soluzioni abitative stabili e percorsi di autonomia per chi vive situazioni di grave marginalità sociale.
L’iniziativa, infatti, si rivolge a persone che si trovano in condizioni di estrema precarietà, dai senzatetto a coloro che sono ospitati in dormitori o sistemazioni transitorie. Il target principale, in particolare, è composto da individui o coppie con difficoltà psicosociali che si trovano intrappolati in una spirale di emarginazione, con un’attenzione particolare agli over 50 con problemi di natura fisica o mentale.
La chiave del progetto è quella di dare non solo una casa stabile e sicura a chi ne ha bisogno, ma anche quello di valorizzare le potenzialità dei singoli e affiancarli nella loro fuoriuscita dall’isolamento secondo una visione che guarda a una soluzione che scava nel profondo e guarda al lungo termine.
In virtù di quest’idea, l’Housing First prevede la messa a disposizione di un totale di 13 appartamenti tra Rimini e Santarcangelo, capaci di ospitare fino a 28 utenti. Una volta entrati, gli ospiti passano poi agli step successivi del progetto, dedicati alla crescita dell’autonomia individuale e all’inserimento sociale: ogni inquilino, infatti, viene affiancato da una equipe di professioniste e professionisti del terzo settore che quotidianamente si dedica non solo a garantire il mantenimento degli appartamenti, ma anche di accompagnarli nel loro percorso di reintegrazione e di autodeterminazione. Gli operatori forniscono infatti supporto psicologico, sociale e, quando necessario, legale, promuovendo dei sostegni personalizzati, su misura.
L’approccio dell’Housing First punta a offrire quindi una soluzione abitativa e, contestualmente, a promuovere un vero e proprio ‘recupero’ personale e sociale, aiutando i beneficiari a riappropriarsi della propria autonomia e a ricostruire dei legami con la comunità.
Dal 2013 ad oggi, il ritorno in strada è stato solo del 5%.
Il finanziamento previsto dal Distretto di Rimini per la realizzazione del progetto di 120 mila euro all’anno quale contributo parziale a copertura dei costi dell’intervento, oltre a un budget di circa 100 mila euro per la gestione degli alloggi.
L’esperienza dell’Housing First ha radici lontane, con una prima sperimentazione avviata già nel 2013 e da lì in avanti un continuo potenziamento dell’iniziativa e della rete. Partito con il coinvolgimento di 5 persone inserite in altrettanti appartamenti, il progetto si è ulteriormente espanso nel 2023, coinvolgendo anche l’ambito distrettuale, con l’attivazione di ulteriori unità abitative. Ad oggi, il bilancio dell’iniziativa è significativo: 22 persone attualmente inserite e un totale di 50 beneficiari dall’avvio del progetto.
“Il Natale è alle porte e con il progetto dell’Housing First ribadiamo che nessuno deve essere lasciato solo – è il commento dell’assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini, Kristian Gianfreda -. La casa non è soltanto un diritto fondamentale, ma il punto di partenza per restituire dignità e opportunità a chi si trova in con dizioni di estrema fragilità. In questi anni, abbiamo visto come questo approccio possa fare la differenza, attraverso un modello che guarda all’autonomia delle persone. Non è solo dare un tetto, ma accompagnare donne e uomini a riappropriarsi della propria vita. Questo progetto è la dimostrazione che, con un lavoro di squadra tra istituzioni e terzo settore, della quali il nostro territorio è ricco, possiamo costruire una comunità più inclusiva e coesa. I numeri raccontano un impegno concreto, ma ciò che più conta sono le singole storie di rinascita che stanno dietro ogni appartamento”.
A sostegno delle persone più in difficoltà, c’è anche l’Albergo Sociale, una struttura dedicata alla residenza temporanea (tre mesi prorogabili) di persone con problematiche di disagio abitativo emergenziale, gestita da Caritas ODV in collaborazione con la Coop Madonna della Carità, l’Associazione Papa Giovanni XXIII e l’associazione Donarsi Onlus. Gli inserimenti avvengono tramite progetti di sostegno individualizzati predisposti dai Servizi Sociali Territoriali e prevedono l’accompagnamento nel periodo di permanenza nella struttura da un team di operati professionisti in grado di supportare gli inquilini.
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