
(AGENPARL) – ven 06 dicembre 2024 Il cantautore *Alvise Nodale* è il vincitore della XVII edizione del Premio
Augusto Daolio – Città di Sulmona per cantautori emergenti. Lo ha stabilito
la commissione artistica del premio, fondato a Sulmona (L’Aquila) nel 1999.
Alvise Nodale sarà premiato nella serata in programma *martedì 17 dicembre*,
alle ore 21, al Piccolo Teatro “Tony Del Monaco” di Sulmona (Via Giovanni
Quatrario, 81) e che vedrà la presenza, in qualità di testimonial della
serata del cantautore *Edoardo De Angelis*, che torna così al premio Daolio
dove era stato in passato anche presidente di giuria.
La manifestazione è organizzata dall’associazione culturale Nomadi Fans
Club “Un giorno insieme di Sulmona”. La serata è a ingresso libero con
Il cantautore friulano *Alvise Nodale* di Sutrio (Udine) sarà premiato per
il lavoro di ricerca svolto nell’ambito della canzone d’autore e nella
riscoperta e valorizzazione della canzone in lingua friulana, come
evidenziato dal suo recente album “Gotes”. Nodale presenterà sul palco del
Piccolo Teatro “Tony Del Monaco” un estratto della sua produzione.
La serata proseguirà con il recital “*Storie da raccontare – Lella e altre
storie*” del cantautore *Edoardo De Angelis*. Oggi le canzoni hanno vita
breve e gambe corte, spesso si ascoltano per una stagione, e vengono poi
dimenticate. Alcune canzoni invece entrano e abitano nella nostra memoria
collettiva: è il caso di “Lella”, la ballata romana che ha già festeggiato
il suo 50° compleanno. Scritta nel 1969 da due compagni di scuola, Edoardo
e Stelio, la canzone fiorì per incanto dalle letture di Pasolini e Gadda,
senza alcun riferimento a fatti di cronaca. Si fece conoscere e apprezzare
nei piccoli locali del centro di Roma, e nel 1970, al Folkstudio, venne
ascoltata dai discografici e successivamente pubblicata dall’etichetta
Valiant. E’ il 1971. “Lella” partecipa al Cantagiro / Cantamondo, si
classifica al primo posto nella sezione “Giovani” ma viene bocciata dalla
censura della Rai, e non può accedere alla serata televisiva. Poi, negli
anni, viene interpretata da moltissimi artisti, ancor oggi cantata ogni
sera in chissà quanti locali, e ogni domenica, in coro, dall’intero stadio
Olimpico, a Roma. E’ entrata nel nostro patrimonio culturale, celebrata
oggi anche dal cinema, nel premiatissimo cortometraggio “Lella” del regista
Michele Capuano, e citata da Andrea Camilleri, per bocca di Montalbano, ne
“Il ladro di merendine”. Concluso il sodalizio artistico con Stelio, per
Edoardo è iniziato un percorso lungo e articolato, che attraversa
cinquant’anni di vita e di musica. Il grande successo popolare con la
Schola Cantorum nei primi anni ‘70, poi, nel tempo, centinaia di concerti
in Italia e in Europa, le più importanti manifestazioni di canzone d’autore
(Premio Tenco, Musicultura, Folkest), oltre alle finali del Festivalbar
(1984 con “Mia madre parla a raffica”) e di Un disco per l’estate (1992 con
“Lettera per te”), e ventuno album da solo. Molte le collaborazioni con
produttori, arrangiatori, musicisti di grande rilievo, e con un numero di
artisti e colleghi difficile da tenere a memoria, tra i quali Giorgio
Albertazzi, Andrea Camilleri, Mimmo Cuticchio, Neri Marcorè, Marco Paolini,
e ancora Luca Barbarossa, Franco Battiato, Angelo Branduardi, Francesco
Cafiso, Riccardo Cocciante, Lucio Dalla, Fabrizio De Andrè, Francesco De
Gregori, Francesco Di Giacomo, Sergio Endrigo, Francesco Giunta, Mina,
Amedeo Minghi, Ron, Antonella Ruggiero, Tosca, Paola Turci, Antonello
Venditti ed Edoardo Vianello.
D’importanza fondamentale sono stati alcuni incontri, da quello con il
giovanissimo Francesco De Gregori (del quale Edoardo è produttore artistico
dei primi due album), a Piero Ciampi, a Fabrizio De Andrè, a Sergio Endrigo
(vent’anni di amicizia e la produzione artistica di due album), fino a Neri
Marcorè, che con Edoardo si avvicina alla musica e condivide un concerto di
canzone d’autore. Questo racconta De Angelis nel suo concerto: in un’ora e
mezza di musica e parole, di storie e canzoni, racconta la sua appassionata
e lunga esperienza di cantautore, ma anche di produttore, operatore
culturale, scrittore, in un emozionante diario di viaggio, pieno di amici e
di avventure. Un recital che, oltre a Lella, raccoglie molti dei suoi brani
più noti e amati, e molti tratti dai suoi più recenti album di inediti,
“nuoveCanzoni” (Il Cantautore Necessario/Egea, 2018) e “Io volevo sognare
più forte” (Il Cantautore Necessario/Egea, 2021), raccontati, è il caso di
sottolinearlo, con voce e chitarra. Una sorta di collana molto intima e
personale, un evento unico e irripetibile, in quanto ogni volta diverso. Il
racconto che nasce in questo particolare concerto si snoda tra canzoni,
esperienze, incontri che hanno reso queste esperienze indimenticabili. Si
aggiungono i brani più recenti, ma a un certo punto Lella viene sempre
richiesta dal pubblico! L’atmosfera intima e confidenziale del racconto in
musica, offerto dalla voce calda e sentimentale del protagonista, viene di
tanto in tanto scossa dalle ballate che portano, nell’ironia, nel ritmo, e
nel rinnovato gusto popolare, il segno dichiarato dell’impegno civile e
sociale dell’autore. Nell’aria, nella musica che gira intorno, pensieri,
ricordi, sogni che quasi sempre si identificano con quelli, più o meno
consapevoli, di chi ascolta. Un recital assai semplice e diretto, facile da
bere come un sorso d’acqua, che coltiva e fa germogliare in ognuno nuove
costruzioni sentimentali.