Il ruolo del Consorzio di Tutela del Prosciutto di Norcia IGP nella tutela della tradizione
La storica fiera “de Sienti ‘n Puo”, che ogni anno il 16 agosto richiama visitatori nel cuore della Valnerina, celebra l’antica arte della norcineria, simbolo identitario del territorio umbro. Da secoli, questa manifestazione non è solo una festa, ma anche il fulcro di una tradizione lavorativa che ha plasmato la cultura locale, evolvendosi nel tempo senza perdere la sua essenza.
Sin dal XV secolo, la fiera era un crocevia fondamentale per i norcini, gli artigiani della lavorazione delle carni suine, che proprio qui cercavano lavoro per la stagione invernale. “Sienti ‘n Puo” richiama l’invito con cui i padroni si rivolgevano ai giovani aspiranti lavoratori, spesso adolescenti alla loro prima esperienza lontano da casa. Era il momento in cui si definivano contratti, salari e ruoli, aprendo le porte a un mestiere duro e faticoso. Della fiera tradizionale del 1400 si conserva ancora la denominazione e il forte legame con il territorio, mentre, il reclutamento dei lavoratori segue le dinamiche di mercato odierne.
Se nel passato la vita del norcino era scandita da ritmi durissimi – sveglia all’alba, giornate interminabili e notti brevi, alloggi spartani e pasti consumati velocemente – oggi, l’arte della norcineria si inserisce in un contesto modernizzato e tecnologico. Le antiche tecniche di lavorazione, tramandate di generazione in generazione, si sposano con strumenti e standard di qualità all’avanguardia, consentendo una produzione che non è più limitata alla stagionalità ma si estende tutto l’anno.
“L’innovazione ha senz’altro migliorato le condizioni di lavoro – ha affermato Pietro Bellini presidente del Consorzio di Tutela del Prosciutto di Norcia IGP – ma il fascino della tradizione non è stato intaccato, anzi, per il nostro Consorzio è un valore da tutelare. I norcini, oggi come allora, sono famosi per la lavorazione della carne di maiale e il nostro prosciutto è apprezzato in Italia e all’estero come simbolo del Made in Italy”.
Il prosciutto di Norcia Igp, infatti, è un esempio straordinario di questa sintesi tra passato e futuro, un prodotto che racchiude tradizioni centenarie, un territorio incontaminato e la passione di generazioni di norcini.
“Grazie al lavoro del Consorzio – prosegue Bellini – le pratiche artigianali continuano a essere tramandate e valorizzate, pur adattandosi alle esigenze moderne. È questa combinazione di innovazione e rispetto per il passato che permette al Prosciutto di Norcia IGP di mantenere un sapore unico e deciso, immutato nei secoli. Invitiamo tutti a visitare le nostre terre e percorrere il viaggio tra passato e presente, riscoprendo la vitalità di un’arte secolare e il nostro impegno per mantenere vivo il legame tra il Prosciutto di Norcia IGP e la sua storia straordinaria”.
Iniziativa finanziata dal Complemento di sviluppo rurale per l’Umbria 2023-2027 – intervento SRG10