(AGENPARL) – mar 05 novembre 2024 Istituto Italiano di Cultura di Amburgo. “Globale° – Festival für grenzüberschreitende Literatur” ( Festival della Letteratura oltre confine): Gianni Biondillo “Quello che noi non siamo”.
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La serata si svolgerà in tedesco e italiano e sarà moderata Antonella Lavagno del centro linguistico della Università di Brema. La traduzione degli interventi del pubblico e dell’autore è a cura di Annette Leonhardt.
Il romanzo di Gianni Biondillo “Quello che noi non siamo”, vincitore del Premio Bagutta 2024, è ambientato negli anni del primo fascismo a Milano. Racconta, a più voci, la storia di uomini e donne che presero coscienza del crollo delle false ideologie e che decisero di schierarsi nel nome della Resistenza e della libertà, spesso pagandone le conseguenze: carcerazioni, torture, campi di concentramento. Il libro inoltre esplora le tensioni createsi con l’architettura voluta dai nuovi governanti e affronta la questione della strumentalizzazione politica dell’arte e dell’orientamento politico del Paese nel suo complesso. Al centro dell’incontro sarà anche la città di Milano che fa parte della rete UNESCO delle Città della Letteratura.
La presentazione del romanzo, al quale sarà presente l’autore, è frutto di una collaborazione tra l’Istituto di Cultura Italiana di Amburgo, la Società Italo-Tedesca di Brema e il festival di letteratura Globale°.
La partecipazione italiana al Festival Globale si inserisce nelle attività che la rete degli Istituti di Cultura italiani in Germania, sotto il coordinamento dell’Ambasciata a Berlino e in collaborazione con AIE, realizza in occasione della partecipazione dell’Italia alla Fiera del Libro di Francoforte in qualità di “Ospite d’onore”. È un viaggio letterario, intitolato “Destinazione Francoforte”, intrapreso da scrittori e scrittrici italiani nei molteplici luoghi che costituiscono la Germania, grandi metropoli e piccole città, festival letterari e incontri d’autore.
Con la sua attività letteraria ha vinto il “Premio Scerbanenco” (2011), il “Prix Violeta Negra” (2014), il “Premio Bergamo” (2018), il “Premio Dora Nera” (2022) e il “Premio Bagutta” (2024).
Come saggista s’è occupato di leggere e interpretare lo spazio della metropoli contemporanea. Dal 2013 tiene un corso all’Accademia di Architettura di Mendrisio.
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