
(AGENPARL) – sab 02 novembre 2024 *Mancino, caso Deiulemar: “Ultimi 60 giorni per richiedere l’indennizzo per
i risparmiatori danneggiati dalla lunga procedura”*
La durata eccessiva delle procedure fallimentari in Italia continua a
penalizzare i cittadini, violando il principio del “giusto processo”
sancito dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Il noto caso
Deiulemar, che ha coinvolto migliaia di risparmiatori danneggiati dalla
lunga e complessa procedura concorsuale, rappresenta un esempio emblematico
di questa problematica, portando alla ribalta il diritto all’equa
riparazione. L’Italia ha introdotto, con la Legge n. 89 del 2001, nota come
“Legge Pinto”, uno strumento specifico per garantire un risarcimento a
coloro che subiscono danni derivanti dall’eccessiva durata dei processi
civili, penali o amministrativi. Inizialmente, tuttavia, la normativa non
prevedeva una diretta applicabilità per le procedure fallimentari. Solo
grazie all’intervento della Corte di Cassazione e alla successiva modifica
del 2012, con la Legge n. 134, è stato possibile riconoscere la legittima
applicazione della Legge Pinto anche ai procedimenti concorsuali,
prevedendo per questi un termine massimo di sei anni. Con il decreto di
chiusura della procedura Deiulemar, emesso il 18 aprile 2014 e reso
definitivo il 18 luglio dello stesso anno, i risparmiatori danneggiati