
Su richiesta della Procura pubblica europea (EPPO) di Palermo (Italia), la Guardia di Finanza italiana (Guardia di Finanza) di Trapani ha eseguito oggi un ordine di congelamento di 9 milioni di euro, nell’ambito di un’indagine su frode ai danni di fondi dell’UE, riciclaggio di denaro e autoriciclaggio.
L’inchiesta ha scoperto un piano fraudolento che coinvolgeva politici locali e individui siciliani legati a un centro di formazione privato. I sospettati avrebbero utilizzato in modo improprio più di 8,7 milioni di euro del Fondo sociale europeo (FSE) destinati alla formazione professionale e a progetti sociali.
Si ritiene che i fondi siano stati incanalati attraverso programmi di formazione, alcuni dei quali non necessari o non erogati, e siano stati invece dirottati per spese personali e per sostenere campagne politiche. Inoltre, si sostiene che a sei politici locali e ai loro parenti siano stati promessi lavori e promozioni presso i centri di formazione implicati, in cambio del sostegno al movimento politico dei principali sospettati.
Il piano sarebbe stato orchestrato da un ex senatore e politico regionale, con l’assistenza di diversi complici. Parte dei fondi, pari a circa 800.000 €, era già stata utilizzata per scopi personali e politici, mentre il resto degli 8,7 milioni di € avrebbe dovuto essere erogato a breve. Con l’ordine di congelamento, l’ulteriore esborso sarà impedito.
