
(AGENPARL) – mar 15 ottobre 2024 COMUNICATO STAMPA
DDL Sicurezza . Luparelli-Cicculli (Avs Campidoglio): “Con nostra mozione, Roma a difesa Costituzione e democrazia contro decreto Dittatura”
Roma, 15 ottobre 2024 – “Pene aumentate e carcere per chi manifesta pacificamente e dissente in modo passivo: una logica repressiva che, insieme a tante altre previsioni, dà al cosiddetto decreto Sicurezza il suo vero nome legge Dittatura. Il Ddl di iniziativa governativa già passato alla Camera e ora in discussione al Senato ci ha visto profondamente contrari e spinto a lavorare a una mozione per rendere la città di Roma portavoce presso Parlamento e Governo, tramite il sindaco Roberto Gualtieri, della necessità di ritirarlo o rivederlo per garantire i diritti costituzionali dei cittadini.
Il voto favorevole espresso dall’Assemblea Capitolina darà alla Capitale anche la possibilità di farsi promotrice di un tavolo interistituzionale con altre amministrazioni per intervenire. Tante sono le personalità della società civile, giuristi, costituzionalisti, sindacati e associazioni preoccupati per risvolti autoritari e discriminatori del decreto.
Dalla criminalizzazione delle lotte per la casa a quelle dei lavoratori della logistica, il testo introduce ventiquattro fattispecie penali tra cui la criminalizzazione di picchetti davanti a scuole, fabbriche e blocchi stradali. Non affronta i problemi reali delle persone che si trovano in condizioni di grave vulnerabilità economico-sociale e risponde in modo autoritario e repressivo a logiche proprie di una campagna mediatica allarmistica. Una falsa sicurezza condita col proliferare incentivato di armi in luoghi pubblici e privati, anche senza licenza permesse agli agenti fuori servizio, e nessun fondamento giuridico che leghi una maggiore gravità di sanzioni a diminuzione di reati.
La verità è che questo testo contribuisce a mettere a rischio la tenuta della comunità, accanendosi persino su marginalità e minori. Isola ancora di più i migranti rinchiusi nei centri di permanenza per i rimpatri senza aver commesso reati vietando loro di avere una sim telefonica fino all’ottenimento del permesso di soggiorno e mette a rischio lo sviluppo psicomotorio dei bambini che potranno essere ristretti in carcere, eliminando l’obbligatorietà del rinvio della pena fino al loro primo anno d’età per le madri. Un accanimento, che non considera suicidi e sovraffollamento, e letto insieme al contrasto alle manifestazioni di protesta pacifiche, che saranno messe al bando, rende bene il senso del risvolto pericoloso di questa mossa governativa fintamente securitaria che dobbiamo necessariamente fermare”.
Così in una nota i consiglieri capitolini di Alleanza Verdi Sinistra Alessandro Luparelli e Michela Cicculli.