Mercoledì, il capo di stato maggiore delle forze armate iraniane, Mohammad Bagheri, ha dichiarato che l’Iran ha lanciato attacchi contro due basi aeree israeliane e il quartier generale del servizio di intelligence Mossad. Secondo le dichiarazioni ufficiali, l’attacco ha coinvolto le basi dell’aeronautica militare di Nevatim e Hatzerim, radar di sistemi antimissile e gruppi di carri armati israeliani.
“Ieri sera abbiamo colpito il quartier generale del Mossad, le basi di Nevatim e Hatzerim, i radar e i carri armati”, ha dichiarato Bagheri, senza fornire ulteriori dettagli sulle conseguenze dell’operazione.
Attacco missilistico del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica
La notte del 1° ottobre, l’élite del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC) ha lanciato un attacco su larga scala contro Israele, utilizzando probabilmente missili balistici e ipersonici. In risposta, le autorità israeliane hanno attivato un allarme aereo nazionale, ordinando ai civili di mettersi al riparo.
L’IRGC ha successivamente dichiarato che il 90% dei missili ha colpito gli obiettivi designati. Secondo le fonti israeliane, circa 180 missili sono stati lanciati, ma la maggior parte sarebbe stata intercettata dai sistemi di difesa israeliani.
Reazione di Israele
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha descritto l’attacco come un “grande errore” da parte dell’Iran e ha promesso ripercussioni. “L’Iran pagherà caro questo errore. Non comprendono la nostra determinazione a difendere il nostro paese e vendicarci dei nostri nemici”, ha dichiarato Netanyahu.
L’escalation di tensioni tra Iran e Israele rappresenta un ulteriore aggravamento del conflitto, con il rischio di ulteriori ritorsioni da entrambe le parti.