
(AGENPARL) – lun 09 settembre 2024 *Fnaarc: Il paradosso degli agenti di commercio potrebbero aiutare il
mercato dell’auto **ma gli acquisti sono penalizzati dalla deducibilità
fiscale anacronistica*
In previsione della legge finanziaria *Agenti FNAARC*, la Federazione degli
agenti e rappresentanti di commercio aderente a Confcommercio, torna a
chiedere con forza al Governo l’adeguamento del tetto di deducibilità
dell’auto.
“*Siamo di fronte a un paradosso* – afferma *Alberto Petranzan*, *presidente
di Agenti FNAARC* – *ad agosto le immatricolazioni di autovetture sono
calate del 16% rispetto all’agosto del 2023. Noi agenti siamo fra i
maggiori clienti delle case automobilistiche perché l’auto è il nostro
ufficio, un bene strumentale primario. Potremmo quindi alimentare il
mercato automobilistico e favorire la transizione ecologica, ma siamo
disincentivati negli acquisti da un tetto di deducibilità fiscale
anacronistico*”. Tetto di deducibilità fiscale dell’auto fermo dal 1986 con
valori non più compatibili con prezzi del mercato di oggi (gli agenti hanno
la possibilità di scaricare l’80% di soli 25.822 euro).
“*Noi* – prosegue *Petranzan* – *non chiediamo vantaggi, ma un adeguamento
fiscale ai parametri attuali di mercato permettendo così di poter
acquistare auto sempre più sicure e anche confortevoli, in linea con le
lunghe percorrenze che gli agenti sostengono*”.
L’agente e rappresentante di commercio percorre, con l’auto, in media
60.000 km all’anno. L’usura dell’autoveicolo è rapida con la necessità di
sostituzioni nel breve periodo, anche prima dell’ammortamento.
*Agenti FNAARC* da diverso tempo sensibilizza la politica, a partire dai
governi, sulla necessità di adeguare la deducibilità fiscale dell’auto: con
incontri e colloqui, lettere aperte, raccolte firme, coinvolgimento dei
media su questo tema. Ed è attiva la mobilitazione *Agenti FNAARC* con la
campagna *#piùdeducibilità*.
“*Auspichiamo che il Governo, in occasione della stesura della legge
finanziaria, possa accogliere finalmente la nostra giusta richiesta di
adeguamento dei massimali di deducibilità. Siamo pronti anche quest’anno a
fare tutto il necessario per sensibilizzare il Governo su questa nostra
problematica. In quest’assurdo paradosso* – conclude *Petranzan* – *le
parti in causa siamo noi agenti, penalizzati nell’acquisto di un bene
necessario e strumentale al nostro lavoro, e gli attori della filiera del
mondo dell’auto che devono accrescere le immatricolazioni. Chiediamo perciò
anche alla filiera automotive di aiutarci nel sostenere la nostra istanza*”.
Per il presidente provinciale Fnaarc-Confcommercio Angelo Lovallo “quello
della fiscalità dell’auto rappresenta un tema di primaria importanza per
gli agenti e rappresentanti di commercio che *percorrono in media 60mila
chilometri all’anno *con picchi di 90/100mila. L’auto è l’ufficio degli agenti
e rappresentanti di commercio, consulenti finanziari e agenti in attività
finanziaria italiani, circa 210mila in tutt’Italia, di cui circa 1.500 in
Basilicata, e pertanto uno strumento di lavoro essenziale. Lovallo,
inoltre, afferma che: “in linea generale, prevale la perplessità degli
Agenti di Commercio sulle auto elettriche. A tal proposito, occorre tenere
in considerazione l’attuale inadeguatezza del regime fiscale riservato alla
categoria. Il passaggio all’elettrico rischia di tradursi in una spesa
insostenibile per gli Agenti. Siamo favorevoli alla transizione ecologica
ma chiediamo prima di tutto una fiscalità adeguata. 25.000 euro, oggi, non
sono sufficienti nemmeno per comprare un’utilitaria a benzina, altro che
macchina elettrica. Al giorno d’oggi le tecnologie si sviluppano
velocemente, ci auguriamo che anche il Governo sia rapido nel mettersi al
passo con l’adeguamento fiscale. Noi di Agenti Fnaarc continueremo la
nostra battaglia per avere una deducibilità giusta dell’auto”.