
(AGENPARL) – mer 31 luglio 2024 (ACON) Trieste, 31 lug – “Quanto avverr? nell’incontro di boxe
tra Angela Carini e Imane Khelif lascia perplessi: la nostra
connazionale, infatti, dovr? vedersela con una pugile che non pi?
tardi dello scorso anno ? stata esclusa dalla finale dei Mondiali
per non aver superato il test ormonale, dato che ? un’atleta
transgender. Ovviamente nulla da commentare sulle scelte
personali delle persone, ma non posso che abbracciare le parole
dei ministri Eugenia Maria Roccella e Andrea Abodi: in un momento
in cui, anche nei luoghi di lavoro, il faro ? rivolto alla
sicurezza, ugualmente si deve garantire la salvaguardia di atlete
ed atleti, nonch? il rispetto dell’equa competizione dal punto di
vista agonistico, assicurando un confronto ad armi pari”.
Lo afferma in una nota Dusy Marcolin in qualit? di presidente
della Commissione regionale pari opportunit? (Crpo Fvg), ma anche
di coordinatrice nazionale degli analoghi organi di garanzia
d’Italia.
“Nello sport – rimarca quindi la Marcolin – si sono sempre
identificate specifiche categorie proprio per consentire un
confronto fra pari. Nell’incontro a cui facciamo riferimento, ?
davvero difficile pensare lo sia. E lo stesso vale per la
taiwanese Lin Yu-tin, anche lei esclusa dai Mondiali, che il 2
agosto affronter? l’uzbeka Turdibekova”.
“In uno sport come il pugilato, che spesso viene stigmatizzato
come violento, a mio avviso il rischio ? che il risultato sia
l’opposto dell’inclusione che si vuole perseguire a tutti i costi
perch? si tratta, e uso parole forti, di violenza di genere. E
questo ? inaccettabile. Lottare per i diritti ? sacrosanto –
chiosa la presidente -, ma non si pu? non tenere conto di fattori
che comunque sono irrinunciabili e primari”.
ACON/COM/rcm
311834 LUG 24