
Il neoeletto governo laburista del Regno Unito sta valutando un piano controverso per liberare alcuni detenuti dopo aver scontato solo il 40 percento della loro pena, con l’obiettivo di ridurre il sovraffollamento delle carceri.
Nel suo manifesto elettorale, il partito laburista guidato da Sir Keir Starmer ha dichiarato che “le prigioni non dovrebbero essere accademie del crimine”, suggerendo un approccio nuovo che prevede la liberazione anticipata dei prigionieri. Secondo un rapporto del quotidiano Guardian, questa misura ridurrebbe il tempo di detenzione necessario dal 50 al 40 percento della pena. Tuttavia, il piano esclude criminali violenti, autori di reati sessuali e terroristi.
Una fonte governativa ha dichiarato: “Nessuno vuole farlo, ma le loro mani sono state forzate dall’inazione dell’ultimo gruppo. È comunque un’opzione e non è ancora un affare fatto”.
Attualmente, nelle carceri maschili di Inghilterra e Galles rimangono solo circa 700 posti liberi, secondo Sky News. Il nuovo ministro degli Interni, Yvette Cooper, ha riconosciuto che non esiste una “soluzione rapida” al problema e ha espresso preoccupazione per la mancanza di spazi carcerari lasciata dai conservatori. Anche il precedente governo conservatore aveva introdotto un programma di liberazione anticipata per far fronte al sovraffollamento, consentendo ad alcuni detenuti di essere rilasciati 70 giorni prima del previsto.
Gli ufficiali di libertà vigilata hanno già segnalato che il rilascio anticipato dei detenuti spesso avviene senza i dovuti controlli per garantire che i rilasciati non rappresentino un rischio per la collettività. Nel loro manifesto, i laburisti hanno criticato i conservatori per non aver costruito nuove prigioni e hanno promesso di utilizzare tutti i poteri rilevanti per costruire le prigioni necessarie.
Tuttavia, il partito laburista non ha ancora fornito un piano dettagliato su quante nuove prigioni intende costruire o su quanto tempo ci vorrà per risolvere il problema del sovraffollamento. Questa crisi si verifica in concomitanza con un’epidemia di crimini con coltelli nel paese, con circa 50.500 crimini che hanno coinvolto uno strumento affilato in Inghilterra e Galles nell’anno fino a marzo 2023. Questo rappresenta un aumento del 4,7 percento rispetto al 2021/22, sebbene sia ancora inferiore ai livelli pre-lockdown del 2019/20.
Nonostante i laburisti attribuiscano la crisi dei crimini con coltelli agli insuccessi dei conservatori, i principali centri di criminalità, come Londra, Birmingham e Manchester, sono tutti controllati localmente da governi laburisti.
Starmer ha giurato di “dimezzare i crimini con coltelli in un decennio”, promettendo al contempo di vietare le spade ninja, le lame “zombie” e i machete. Il partito ha inoltre respinto misure come il fermo e la perquisizione, preferendo concentrarsi su interventi e riabilitazione dei giovani per ridurre il numero di crimini con coltelli.
La situazione resta complessa e il dibattito sulla gestione del sovraffollamento carcerario e della criminalità con coltelli è destinato a proseguire, mentre il nuovo governo laburista cerca soluzioni efficaci e sostenibili per questi problemi urgenti.