
(AGENPARL) – mar 09 luglio 2024 COMUNICATO STAMPA
IL REPORT DI FINE MANDATO DI FONDAZIONE MUSICA PER ROMA
EVIDENZIA UNA CRESCITA COSTANTE NEGLI ULTIMI 4 ANNI SUPERANDO PER
INCASSO, SPETTATORI E PRODUZIONI I LIVELLI PRE PANDEMIA
L’innovativo piano industriale che ha guidato la strategia della Fondazione 2021-2024 ha
creato un impatto totale in termini di produzione di circa 300 milioni di euro con oltre 10 milioni
di investimenti programmati e con un effetto moltiplicatore del 2,71
In evidenza, tra il 2020 e il 2023, oltre 3.200 attività realizzate (+6% tra il 2019 e il 2023) con
un aumento del 13% di produzioni culturali e quasi 400 eventi sold out
I ricavi da biglietteria si attestano a €27 milioni, di cui 13,7 nel 2023, + 69% rispetto al 2019
Parterre in crescita del 21% rispetto al 2019 per un totale di 1,2 milioni di spettatori tra cui
una media di 700 giovani per evento per complessivi 180.000 giovani spettatori
Roma, 9 luglio 2024 – Fondazione Musica per Roma – che gestisce Auditorium Parco della Musica Ennio
Morricone e Casa del Jazz – ha presentato il Report di Fine Mandato dell’attuale governance che evidenzia i
risultati del Piano Strategico 2021-2024. Sin dall’insediamento, il Consiglio di Amministrazione della
Fondazione (composto da Claudia Mazzola, Presidente; Valeria Sandei, vice Presidente; Daniele Pittèri,
Amministratore Delegato, Paolo Dalla Sega e Nicola Maccanico, consiglieri) ha immaginato di costruire
un’impresa culturale contemporanea ed efficiente in grado di coniugare la propria natura pubblica con gli
strumenti e i modelli di gestione tipici di un’impresa che opera sul mercato. Orientata alla sostenibilità e
all’innovazione, con una visione chiara su come reinvestire gli utili prodotti a sostegno di discipline artistiche
e musicali di nicchia e a sostegno del territorio e della comunità, la Fondazione ha trasformato il valore
economico derivato dalle attività più redditizie in valore culturale e sociale.
La produzione culturale ha visto la realizzazione di oltre 2.700 eventi negli ultimi quattro anni, con un +13%
nel 2023 rispetto al 2019, che hanno raggiunto un totale di oltre 1,2 milioni di spettatori, +20% rispetto al
2019. Tra questi, oltre 180 mila giovani hanno assistito agli spettacoli con una media di circa 700 spettatori a
evento. Oltre 27 milioni i ricavi da biglietteria per una crescita del 69% dal 2019 al 2023; 11,6 milioni di ricavi
da attività convegnistiche, congressuali e commerciali in 3 anni (2021-23) per un +13% dal 2019 al 2023; 3
milioni di ricavi da sponsorizzazioni in 3 anni (2021-23); 1,8 milioni di ricavi da progetti speciali in 3 anni (202123); 1,1 milioni di ricavi da circuitazioni per un totale di +925% in 3 anni (2021-23).
Le linee di indirizzo definite nel Piano, approvato a fine 2020 ancora in un contesto di grande incertezza causa
pandemia, si possono aggregare in 4 macro aree di intervento: processi gestionali e organizzativi,
progettazione culturale, politiche di branding, sostenibilità ambientale, economica e sociale. I risultati ottenuti
sono il frutto di un approccio innovativo nel mondo della cultura che ha previsto un piano industriale votato
all’efficientamento e al monitoraggio degli obiettivi progressivi economici, gestionali e culturali durante i
quattro anni; elasticità nel processo decisionale, grazie a una nuova organizzazione interna; innovazione
basata sulla digitalizzazione della Fondazione, con l’introduzione di moderni e sofisticati sistemi ERP in dialogo
con le piattaforme previste per le procedure pubbliche dal codice degli appalti. La diversificazione dell’offerta
culturale, basata sull’analisi dei pubblici, ha consentito di introdurre diverse novità nella programmazione
raggiungendo nuovi target. Tra gli asset principali hanno trovato grande spazio: la valorizzazione delle culture
musicali con una ibridazione dei linguaggi espressivi; la progettazione di nuovi format per festival e attività
divulgative; il rafforzamento di discipline come la danza e il teatro musicale; il potenziamento delle orchestre
residenti; la realizzazione di progetti di residenza co-creati con gli artisti coinvolti, fra i quali il premio Oscar
Nicola Piovani, Ascanio Celestini, Tosca e Daniele Silvestri.
Le politiche di branding si sono basate da un lato su un posizionamento della Fondazione volto a qualificarla
come centro innovativo di produzione culturale a vocazione internazionale, dall’altra sul riposizionamento
dell’Auditorium e Casa del Jazz come luoghi unici (il più grande d’Europa, con una programmazione di tutti
generi musicali durante l’anno tra jazz, concerti, lezioni, formazione, incisioni). Inoltre, sviluppando una
naturale, ma sempre poco perseguita, vocazione all’internazionalizzazione, nella tarda primavera del 2021 la
Fondazione ha avviato una serie di relazioni con luoghi di spettacolo europei simili per caratteristiche di
programmazione e architettoniche all’Auditorium Parco della Musica, con la finalità di costruire partnership
bilaterali finalizzate agli scambi produttivi, alla formazione e alla promozione: oltre 100 i partner coinvolti, di
cui più di 20 internazionali, nella consapevolezza che il ruolo di Roma sulla scena culturale internazionale debba
essere costante e non episodico. Infine, molta attenzione è stata posta nella valorizzazione del capitale umano
della Fondazione efficientandone la gestione attraverso un denso e puntuale palinsesto formativo, con
percorsi di co-progettazione interna – “I Cantieri” – attraverso i quali, per la prima volta, tutto il personale è
stato chiamato a collaborare per il raggiungimento degli obiettivi e a definire nuove modalità organizzative.
La sostenibilità economica ha fatto leva sulla diversificazione delle attività generatrici di reddito, ricercandone
di nuove anche attraverso la circuitazione delle produzioni. Per quanto riguarda la sostenibilità sociale, la
Certificazione Parità di Genere (UniPRR 125, 2022) riconosce l’uguaglianza di opportunità, diritti e
responsabilità nell’organizzazione con il 60% di donne in organico e la sostanziale parità nei ruoli manageriali
(oltre il 40% in posizioni apicali tra cui Presidente e Vice Presidente). Inoltre sussiste equità salariale, con le
donne che in Fondazione hanno compensi mediamente superiori a quelli degli uomini. Grande è l’attenzione
anche a produzioni originali sui temi di genere in ambito danza (ad esempio con lo spettacolo Riflessi, a cura
di tre giovani artiste Camilla Monga, Giulia Tagliavia, Lucia Menegazzo) e teatro (tra cui Svelarsi di Silvia
Gallerano, Guarda come nevica 3. I sentimenti del maiale di Licia Lanera), oltre alle musiciste sostenute e
lanciate dall’etichetta discografica Parco della Musica Records (da segnalare Federica Michisanti che ha vinto
il Top Jazz 2023 in tre categorie). La sostenibilità ambientale ha visto come ultimo traguardo la recente
sottoscrizione del Protocollo d’Intesa tra Fondazione Musica per Roma e ASviS che punta a far diventare
l’Auditorium la “Casa della Sostenibilità” attraverso un insieme di iniziative e di azioni in grado di generare una
nuova comunità volta a costruire un futuro ecologicamente e socialmente più sostenibile. Non solo: la
Fondazione ha risparmiato 2 milioni di KW investendo oltre 700 mila euro per sostituire impianti vetusti e
alcune migliaia di lampade nei foyer, nelle sale e negli uffici. Inoltre, dal 2019 al 2023 sono diminuite del 31%
le emissioni di gas serra totali. Sempre nel 2023, è stato avviato un progetto di riduzione delle bottiglie di