
“Come da tempo il nostro sindacato denuncia, l’enorme avanzo dell’Inail mal si concilia con i numeri in crescita degli infortuni e delle morti sul lavoro. Adesso a dirlo è anche la Corte dei Conti, speriamo sia la volta buona per una maggiore dotazione di risorse dedicate alla prevenzione”. Questo il commento del segretario generale FAST-Confsal, Pietro Serbassi, alla relazione illustrata ieri dalla magistratura contabile sul rendiconto generale dello Stato.
“La Corte dei conti, come noi da tempo sosteniamo, ha confermato – spiega il sindacalista – che desta perplessità che il bilancio Inail ‘presenti un ingente ed improprio avanzo annuale (spesso superiore al miliardo), che poco si concilia con il perdurante fenomeno infortunistico’. Secondo i magistrati ‘è urgente l’esigenza di una rivisitazione dei meccanismi di finanziamento della prevenzione in chiave di pieno utilizzo delle risorse disponibili, anche rivedendo le procedure, al fine di ottenere una significativa riduzione dei tempi di erogazione delle risorse, onde estendere il numero delle imprese e dei lavoratori beneficiari degli interventi prevenzionali'”.
“L’auspicio espresso dalla Corte dei Conti – prosegue Serbassi – coincide esattamente con quanto da noi proposto da anni sia attraverso la campagna Trains-Trasportare in sicurezza – promossa dalla federazione FAST-Confsal sia attraverso il decalogo per la sicurezza stilato dalla nostra confederazione Confsal. La priorità invocata nel corso di numerosi convegni e seminari e quella di sfruttare in maniera più efficace e produttiva le ingenti risorse in capo all’Inail per dare vita ad un vero e proprio polo nazionale per la sicurezza su lavoro che sia in grado di mettere in atto le misure necessarie a prevenire ed evitare gli incidenti, attraverso un incremento delle iniziative di formazione, un rafforzamento delle attività di prevenzione e un sistema premiale per le aziende che diano prova di impegnarsi in tal senso”.
“Continuiamo a piangere le vittime – conclude Serbassi – ma permane la difficoltà ad utilizzare anche gli strumenti che sono già a disposizione per evitare che le tragedie ormai quotidiane si consumino. Alla luce delle determinazioni delle Corte dei Conti auspichiamo quanto prima un confronto tra il ministero del Lavoro e le parti sociali per tentare di contrastare una piaga che, come dimostrano gli ultimi drammatici eventi e lo stesso intervento del capo dello Stato, Sergio Mattarella, richiede gli sforzi e la volontà di intervenire di tutti i soggetti coinvolti”.
