(AGENPARL) – ven 10 maggio 2024 Comunicato Stampa
Sella, positivi i risultati del primo trimestre 2024
Utile netto consolidato di pertinenza del gruppo: 32,8 milioni di euro
Utile netto consolidato comprensivo della quota di terzi: 43,9 milioni di euro
Roe annualizzato: 11,9%
Margine di intermediazione: 264,2 milioni di euro (+4,5% a/a)
Raccolta netta globale: 1,7 miliardi di euro (€1,7 mld nel 4t23 e €1 mld nel 1t23)
Raccolta globale: 59,1 miliardi di euro (+4,8% t/t e +17,1% a/a)
Impieghi totali: 11,2 miliardi di euro (+1,3% t/t e +4,1% a/a)
Banca Sella: Cet1 Ratio 18,99% – Total Capital Ratio 21,37%
Banca Patrimoni Sella & C.: Cet1 Ratio 14,98% – Total Capital Ratio 14,98%
Gruppo Sella: Cet1 Ratio 13,03% – Total Capital Ratio 15,44%
Il gruppo Sella ha chiuso il primo trimestre dell’anno con risultati positivi, grazie al buon andamento in tutti i settori d’attività e confermando l’efficacia della diversificazione delle fonti di ricavo. I risultati consolidati al 31 marzo 2024, approvati oggi dal Consiglio d’amministrazione della capogruppo Banca Sella Holding, hanno infatti registrato un utile consolidato comprensivo della componente di pertinenza dei soci terzi presenti nell’azionariato di diverse società del gruppo, anche a supporto dello sviluppo strategico delle loro attività di business, pari a 43,9 milioni di euro (era stato 41,8 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno scorso, senza considerare le componenti non ricorrenti). L’utile netto consolidato di pertinenza della capogruppo è pari a 32,8 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto ai 31,8 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente senza considerare le componenti non ricorrenti, tra cui la plusvalenza derivante dalla partnership strategica con il Gruppo Sesa.
Considerando la partnership strategica con il Gruppo Sesa, che ha portato alla costituzione di Nivola, controllata da Sella tramite Centrico, e di BDY, partecipata da Centrico al 49% e alla quale è stato trasferito un ramo d’azienda, l’utile netto al 31 marzo 2023 era stato di 48 milioni di euro. Sul risultato del primo trimestre di quest’anno hanno inciso, inoltre, un aumento dei costi legati alla crescita dell’organico del Team Sella e al nuovo contratto collettivo nazionale dei bancari e minori benefici dai titoli legati all’inflazione.
Il trimestre conferma il solido andamento della raccolta netta globale, che è stata positiva per 1,7 miliardi di euro, eguagliando il buon risultato del trimestre scorso e in crescita di 700 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2023. Lo stock della raccolta globale si è attestato a 59,1 miliardi di euro, in aumento del 4,8% rispetto alla fine del 2023 e del 17,1% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. La crescita di questo trimestre è stata guidata per circa 2 miliardi di euro dall’aumento della raccolta indiretta, per via dell’incremento dell’ammontare complessivo degli investimenti dei clienti, e per circa 1 miliardo di euro dall’effetto corsi. La raccolta diretta al netto dei Pct ha raggiunto i 17,8 miliardi di euro, in calo sul trimestre dell’1,5% (+11,7% a/a) per circa 275 milioni di euro, principalmente per la trasformazione di una parte di essa in raccolta indiretta, in linea con le dinamiche di mercato, e per effetto dello slittamento da dicembre 2023 a gennaio 2024 di pagamenti e scadenze della clientela.
In un contesto generale caratterizzato dal rallentamento della domanda di credito, legato ai tassi di mercato, si è ulteriormente rafforzato lo sviluppo del portafoglio crediti. Gli impieghi a supporto delle attività di famiglie e imprese, infatti, sono cresciuti nel trimestre dell’1,3% (+4,1% a/a), raggiungendo gli 11,2 miliardi di euro.
Nel corso del primo trimestre dell’anno, il gruppo ha mantenuto sostenuta la crescita del margine di intermediazione che ha raggiunto i 264,2 milioni di euro (+4,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), con il margine di interesse e i ricavi netti da servizi aumentati rispettivamente del 5,7%, a 137,4 milioni di euro, e del 9% a 110,7 milioni di euro. Il risultato netto dell’attività finanziaria è diminuito del 24,4%, a 16,1 milioni di euro, principalmente per il risultato dell’attività di trading in conto proprio inferiore rispetto all’anno precedente, per via di una minore volatilità dei mercati e un minor contributo dall’attività di gestione del portafoglio titoli di proprietà, che nel primo trimestre 2023 aveva beneficiato di plusvalenze da cessione titoli.
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