
(AGENPARL) – mar 07 maggio 2024 Santi Cosma e Damiano (LT), 7 maggio 2024 – Nei giorni scorsi i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Gaeta ed i militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Latina – Gruppo Formia, nell’ambito di una una specifica attività di controllo sulla distribuzione, circolazione e commercializzazione dei carburanti, hanno rinvenuto e posto sotto sequestro circa 15mila litri di prodotto risultato non a norma.
L’operazione, eseguita sulla base del Protocollo di Intesa sottoscritto fra le istituzioni nell’aprile 2023, è stata pianificata al fine di garantire il corretto assolvimento degli obblighi impositivi ed il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione, nonché di verificare la qualità del prodotto venduto e la trasparenza dei prezzi al consumatore.
Nel corso dell’operazione sono stati controllati quattro distributori stradali nel territorio del sud pontino, selezionati a seguito di una mirata analisi di rischio, condotta con la metodologia cd. risk-based, in un’ottica di prevenzione e repressione degli illeciti di natura economico-finanziaria. Nell’occasione, sono stati prelevati alcuni campioni di gasolio, presso i distributori oggetto di controllo, al fine di sottoporli a specifica analisi di conformità ad opera del Laboratorio chimico di Roma dell’Agenzia. Il rapporto di prova, elaborato a seguito dell’esame dei campioni, ha restituito, quale risultato, la non conformità del gasolio, prelevato presso due dei quattro distributori controllati, entrambi ubicati nel comune di Santi Cosma e Damiano (Lt), rispetto ai criteri ed ai limiti previsti dal D.lgs. 55/2011.
Gli esami chimici hanno documentato, in particolare, la presenza di prodotto adulterato presso i due impianti, risultato non idoneo alla commercializzazione. Pertanto, gli uomini della Guardia di Finanza di Formia, unitamente ai funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Gaeta, informata l’Autorità Giudiziaria di Cassino, hanno provveduto a sottoporre a sequestro penale la cisterna interrata contenente 10627 litri di “gasolio per autotrazione” presso un impianto ed altri 3900 litri detenuti presso il secondo distributore, al fine di evitarne la commercializzazione a danno degli ignari utenti.
All’esito dell’attività, sono strati deferiti alla Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Cassino, i legali rappresentanti delle società coinvolte, per il reato previsto e punito dall’art. 515 del Codice penale (frode nell’esercizio del commercio).
Nell’ambito del medesimo dispositivo di controllo, presso uno dei due distributori oggetto di provvedimento cautelare è stata, altresì, appurata la non corretta pubblicità ed esposizione dei prezzi al pubblico; nello specifico la violazione riscontrata è consistita nella mancata comunicazione dei prezzi al “Ministero delle Imprese e del Made in Italy”, in violazione dell’art. 51 c.1 della legge 99 del 23 luglio 2009 e dell’ art. 3 del D.M. 31 marzo 2023 del M.I.M.IT., in merito alla quale si è proceduto alla contestazione della relativa sanzione amministrativa al titolare dell’impianto.
A beneficio degli utenti si evidenzia che un prodotto di scarsa qualità, pur non generando da subito anomalie di funzionamento delle autovetture produce, nell’uso prolungato, effetti negativi sugli ingranaggi dei motori e accresce le emissioni di gas di scarico oltre i normali limiti previsti dalle normative europee a tutela dell’ambiente e dei consumatori che acquistano, in totale buona fede, un prodotto energetico non idoneo e dannoso per le autovetture stesse.
Per questa ragione gli organi di controllo mantengono l’attenzione sempre alta sul fenomeno della miscelazione fraudolenta dei carburanti, a tutela degli automobilisti e di tutti i cittadini.
Il piano di intervento testimonia la stretta sinergia tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza, nell’operare congiuntamente al fine di tutelare gli interessi finanziari nazionali e contrastare gli illeciti di natura penale ed amministrativa nel settore delle accise, soprattutto laddove l’utilizzo di prodotti petroliferi chimicamente alterati può comportare gravi rischi sia per l’ambiente che per la sicurezza della circolazione stradale.
La presente comunicazione viene effettuata ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca costituzionalmente garantito, previo rilascio di apposito nulla osta da parte dell’A.G. procedente, e nel rispetto dei diritti degli indagati che, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza.