
(AGENPARL) – mar 30 aprile 2024 LA MUSICA DEL MONTEVERDI
PRIMAVERA 2024
in collaborazione con
domenica 5 maggio, ore 11.00
Ridotto del Teatro A. Ponchielli
VIAGGIO VERSO
IL SIMBOLISMO FRANCESE
Albéric Magnard (1865 – 1914)
Sonata per violoncello e pianoforte op.20
Sans lenteur – Alla zingarese (etc.)
Sans faiblir
Funèbre
Rondement
Claude Debussy (1862 – 1918)
Sonata n.1
per violoncello e pianoforte, L 144
Prologue – Lent. Sostenuto e molto risoluto
Sérénade – Modérément animé
Finale – Aminé. Léger et nerveux
Gabriel Fauré (1845 – 1924)
Sonata n. 2
per violoncello e pianoforte, op. 117
Allegro
Andante
Allegro vivo
Andrea Stringhetti, violoncello
Alexandra Filatova, pianoforte
Yevgeni Galanov, pianoforte
Albéric Magnard
Sonata per violoncello e pianoforte op.20
Composta nel 1909-10, è l’ultima opera da camera di Magnard nella
quale il compositore cerca la sintesi e la concentrazione (è la più breve
delle sue partiture di musica da camera), evitando la forma ciclica, e
basa l’unità dell’insieme su un uso sottile degli intervalli. Inoltre,
contrariamente alle sue abitudini, inizia il primo movimento (in forma
sonata) con un tema melodico cui fa seguire il tema ritmico
generalmente presentato per primo, con le indicazioni “alla zingarese”
per il violoncello e “alla d’Indy” per il pianoforte (i due strumenti si
scambieranno i rispettivi motivi nella ripresa): segno, forse, che la
fantasia rapsodica non è incompatibile con il rigore formale del
professore della Schola cantorum.
Claude Debussy
Sonata n.1 per violoncello e pianoforte
Breve fu il tempo, impiegato da Debussy, nel comporre la sua unica
Sonata per violoncello e piano (appena qualche settimana del 1915)
mentre il suo organismo era, irrimediabilmente, minato da malattia
inguaribile. Il Prologo si distingue per vivacità di tono e una certa
ironia timbrica, espressa soprattutto dal violoncello, la cui scrittura non
è priva di puntate virtuosistiche. Nella Serenata sono accentuati
maggiormente i tratti umoristici, burleschi e fantastici della
composizione; dal violoncello si sprigionano effetti sonori piacevoli e
brillanti. Il Finale è contrassegnato da uno slancio ritmico gioioso e
inarrestabile, in un solo momento interrotto da un episodio indicato
sulla partitura con queste parole: «Molto rubato e con morbidezza»,
come una eco delle antiche volatine clavicembalistiche, tanto amate
dall’ultimo Debussy.
Gabriel Fauré
Sonata n. 2 per violoncello e pianoforte, op. 117
L’opera di Gabriel Fauré è una sorprendente manifestazione di vitalità
dell’idea romantica di musica in una fase storica che sembrava aver
esaurito qualsiasi rapporto con quella eredità. Non si tratta, si badi
bene, dell’ennesimo bagliore di un languido ed estenuato tardo
romanticismo perso in vani anche se a volte fascinosi rimpianti, bensì
dell’amorosa rievocazione dell’età “eroica” di Schumann,
Mendelssohn, Chopin, del fuoco interiore, giovane, irrequieto di
quelle invenzioni. Al raffinato “maître de charme”, come amava
chiamarlo Debussy, non importava affatto rivoluzionare o anche solo
modificare la concezione del tempo e dello spazio sonoro; la musica
era una questione di gusto, di sottile equilibrio fra aspettative e
sorprese, tale da lasciare all’ascoltatore il piacere dell’abbandono – di
un ascolto parzialmente passivo – salvo poi solleticarlo con un tessuto
armonico innovativo che attinge alle ricche sorgenti dell’ambiguità
tonale e della modalità.
ANDREA STRINGHETTI
Classe 1999, inizia i suoi studi musicali in
tenera età sotto la guida del M° Claudio
Frigerio che lo affianca e introduce allo
studio della musica antica. Continua i suoi
studi con il M° Aldo Bernardi. Inizia una
brillante formazione orchestrale e solistica
che lo porterà a diplomarsi con il massimo
dei voti e a essere ammesso nell’anno 2019
agli studi accademici presso la Scuola Civica
di Musica Claudio Abbado di Milano con il
M° Alfredo Cicoria. Proseguendo il
percorso accademico si diploma con il M°
Silvia Chiesa presso il conservatorio di
Cremona, dove ha la possibilità di esibirsi in prestigiose stagioni come
i “concerti della cappella Paolina del Quirinale” e nel ridotto del Teatro
Ponchielli per “La musica del Monteverdi”.
Amante della musica da camera consegue presso l’Accademia di
Imola il diploma di alto perfezionamento in musica da camera
seguendo il M° Alain Meunier. Nell’anno 2021 vince il concorso
internazionale per violoncello di fila presso l’Orchestra Sinfonica di
Vratsa – Bulgaria e nell’anno 2023 è accademista presso la Berlin
Opera Accademy “BOA” in qualità di primo violoncello-solo.
Appassionato alla musica contemporanea ha la possibilità di esibirsi
come solista e in ensemble in importanti rassegne e festival dedicati
alla musica dei giorni nostri, eseguendo prime assolute a lui dedicate.
ALEXANDRA FILATOVA
Russa, inizia lo studio del pianoforte all’età di
sei anni nella scuola musicale della città di
Yoshkar-Ola con Galina Khlebnikova.
A dodici anni viene ammessa alla Scuola
Speciale musicale presso il Conservatorio
Statale della città di Kazan, dove prosegue gli
studi
Marina
Sukharenko.
Successivamente, negli anni 2009-2014,
studia pianoforte nella classe del M° Rem
Urasin, musica da camera con la prof.ssa
Dinara Galeeva, l’arte di accompagnamento con la prof.ssa Jusefina
Sokolskaya e clavicembalo, come secondo strumento, con la prof.ssa
Elena Burundukovskaya presso il Conservatorio Statale “N.G.
Zhiganov”.
Nel 2014 si è trasferita in Italia per continuare gli studi conseguendo
nel 2016 la Laurea di II livello in clavicembalo al Conservatorio Statale
di Musica “Luca Marenzio” di Brescia, sotto la guida di Giovanna
Fabiano.
Nel 2019 ha conseguito la Laurea di II livello in organo antico al
Conservatorio Statale di Musica “Luca Marenzio” di Brescia, sotto la
guida del M° Giorgio Benati. Ha tenuto concerti in Russia, Italia e
Finlandia.
Da diversi anni svolge la professione di pianista accompagnatore in
più città dell’Italia settentrionale.
YEVGENI GALANOV
Esordisce nel 1998 nel concerto dei migliori
allievi della nuova generazione presso la
Grande sala della Filarmonica Statale di
Bielorussia. Nel 2003 debutta con l’Orchestra
Sinfonica della Filarmonica Bielorussa in
Courchevel al festival “Savoie”.
Nel 2014 Yevgeni si trasferisce in Italia, dove
inizia un nuovo percorso musicale con il
maestro D.Cabassi prima al Conservatorio
“C. Monteverdi” di Bolzano e dopo al
Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza dove,
sia nel 2016 sia nel 2020, si laurea con il
massimo dei voti e menzione speciale. Attualmente sta conseguendo
un Bachelor in Direzione d’orchestra presso il “Conservatorio G.Verdi”
di Milano nella classe del maestro D.Agiman. Come direttore
d’orchestra ha debuttato nel 2019 con l’Orchestra giovanile di San
Pietroburgo con una serie di 18 concerti. Si è saputo distinguere in
numerosi concorsi e svolge un’intensa partecipazione alle attività
concertistiche dei festival musicali come BA Classica (Busto Arsizio), La
Stagione Musicale di RomaTre Orchestra e in collaborazione con il
Conservatorio di Cremona, nel quale è incaricato come pianista
accompagnatore esterno dal 2019.
IL PROSSIMO APPUNTAMENTO
domenica 12 maggio ore 11.00
Ridotto del Teatro A. Ponchielli
REALISMO POST ILLUMINISTA
Oleksandr Puzankov, violino
Lorenzo Novelli, viola
Pietro Fortunato, Paolo Tomasini, violoncello
Ilaria Cavalleri, pianoforte
Musiche di D. Shostakovich, G. Fauré
Posto unico € 5,00
INFO:
(lun/ven 10-18 e sab/dom 10-13)
TEATROPONCHIELLI.IT