
(AGENPARL) – mer 24 aprile 2024 Federico Marini
ARTIGIANATO ARTISTICO – Gli artigiani favorevoli all’idea di una
“nuova” I.S.O.L.A. proposta dall’Assessore all’Artigianato Cuccureddu.
Marco Franceschi (Confartigianato Oristano): “Tutelare imprese e produzioni
dell’artistico, tipico e tradizionale: sosteniamole e valorizziamole”. Poche le
attività registrate con 25milioni di export.
Associazioni “Tutto ciò che serve a sostenere, valorizzare e tutelare le imprese dell’artigianato
Territoriali artistico, tipico e tradizionale della Sardegna e a commercializzare le loro produzioni,
Sud Sardegna
troverà sempre il sostegno di Confartigianato Sardegna. Per questo condividiamo l’idea
Cagliari di ridare vigore al settore anche con la rinascita dell’ISOLA, l’ex Istituto Sardo
Via Riva Villasanta 241
produzioni che rappresentano l’immagine vera e propria della cultura e delle radici
Oristano
Via Campanelli, 41 della Sardegna. Agli artigiani non importa conoscere il nome dell’Ente o della Direzione
Nuoro struttura che possa aiutarli a dare il vero valore alle produzioni e sostenerli nelle azioni
Via Brig.Sassari, 37 di marketing e di ricerca dei nuovi mercati. Se sviluppato, tutto ciò significherebbe
credere veramente nel rilancio di questa importantissima parte dell’artigianato sardo”.
Sassari E’ questo il pensiero di Confartigianato Sardegna, attraverso la dichiarazione
Via Alghero, 30
dell’Assessore Regionale all’Artigianato, Franco Cuccureddu, di una proposta di
Gallura Olbia
Via Sangallo 67 Legge di ripristino dell’ISOLA e di voler investire nella salvaguardia delle imprese e
nella nostra storia rurale. Arti e mestieri”, organizzata dal Comune di Ollastra (OR) e
moderata dalla giornalista Simona Scioni, nell’ambito delle iniziative della “Fiera di
San Marco”, alla presenza, tra gli altri, del Sindaco del Comune, Osvaldo Congiu, del
Segretario della Camera di Commercio di Cagliari-Oristano, Cristiano Erriu e di
numerosi artigiani dell’artistico, tipico e tradizionale provenienti da tutta la
Sardegna.
“Per distinguere gli artigiani dell’artistico rispetto al resto delle imprese artigiane
bisognerebbe creare uno specifico albo all’interno degli albi Camerali – ha continuato
Franceschi rivolgendosi all’Assessore Cuccureddu – tutto questo per riuscire a
riconoscere, e ad aiutare al meglio, chi esercita in questo delicato, particolare e fragile
settore. Non dobbiamo mai dimenticare che se certi mestieri e certi prodotti non
verranno sostenuti adeguatamente, nel breve tempo spariranno anche a causa degli alti
costi d’impresa, delle difficoltà burocratiche, degli oneri per la trasmissione dell’attività
e della formazione dei giovani, e dei problemi nella commercializzazione”.
Confartigianato Sardegna ricorda come l’attività artigiana delle imprese del tipico
e tradizionale sardo, nei vari territori, sia importante dal punto di vista dell’attrattività e
del mantenimento della tradizione e della memoria anche se la maggior parte di queste
micro attività scompare nel silenzio perché non regge il ritmo delle produzioni industriali
Confartigianato Imprese Sardegna
o ha una diffusione commerciale limitata.
L’Associazione Artigiana ricorda anche come, in attesa di una vera certificazione
dei prodotti, le produzioni artistiche sarde abbiano bisogno di una loro legge, cucita su
misura per il suo tessuto produttivo che è fortemente caratterizzato ed è assai differente
da ciò che si trova in altri territori nazionali.
“L’artigianato tipico e tradizionale della Sardegna, pur rappresentando una
piccolissima parte di tutto il comparto – ha proseguito Franceschi – rappresenta
l’immagine vera e propria della cultura e delle radici dell’Isola. E’ la sensazione che gli
altri hanno della nostra regione. A oggi possiamo contare circa 200 imprese regolari
(prevalentemente oreficeria, tessuti, ceramiche, legno, pelle, metalli non preziosi,
coltelleria, vetro, pietra, intreccio), in rappresentanza di meno dell’1% di tutto
l’artigianato regionale. Con una media di 2,2 addetti per azienda, possiamo contare
circa 400 addetti ufficiali. Il valore aggiunto (stimato) è di circa 95 milioni di euro
(diretto, indotto e nero) con un valore aggiunto, sul totale dell’artigianato sardo, del
4,4%. Il valore dell’export (tra certificato e stimato) di prodotti in legno e sughero,
coltelleria, mobili, tessuti, porcellana, ceramica, vetro, vale oltre 25 milioni di euro”.
Due i punti dolenti del settore: le 1500 “entità” non regolari, non registrate alle
Camere di Commercio, e il “falso”, circa il 50% dei prodotti non è di produzione
regionale. In 5 anni sono arrivati in Sardegna oltre 27 milioni di euro di prodotti
contraffatti (la maggior parte oreficeria).
“L’artigianato artistico costituisce un grande patrimonio culturale ed economico e
rappresenta nel mondo l’emblema del gusto, della creatività, dell’unicità del made in
Sardegna – ha concluso il Segretario di Confartigianato Oristano – il “fatto ad arte
sardo”, per la sua capacità di essere pezzo unico e su misura è per la nostra regione
un’enorme risorsa creativa e reattiva contro l’omologazione del gusto indotta dalla
globalizzazione e rappresenta la difesa della memoria, dell’identità e della diversità”.
http://WWW.CONFARTIGIANATOSARDEGNA.IT