(AGENPARL) - Roma, 15 Marzo 2024(AGENPARL) – ven 15 marzo 2024 [image: logo.jpg]
15 marzo 2024
*Inaugurata Casa Suardi*
*Grande successo per la festa organizzata dal TTB*
*Fine settimana di aperture al pubblico*
Casa Suardi è tornata alla città di Bergamo. L’inaugurazione di oggi
pomeriggio riporta lo storico edificio di proprietà del Comune di Bergamo
ai cittadini bergamaschi grazie alle nuove funzioni che vi si insediano,
legate in modo stretto alla fruizione pubblica e culturale e alla storica
istituzione della Civica Biblioteca Angelo Mai.
Una grande festa in piazza Vecchia, con Arlecchino a guidare la serata e
uno scenografico trasloco dell’archivio storico comunale, sospeso lungo dei
fili tesi tra il palazzo Nuovo (sede della Biblioteca Mai) e Casa Suardi.
Grandi palloni bianchi son poi rimbalzati sulle teste dei tanti cittadini
venuti ad assistere all’evento.
Lo spettacolo del TTB ha dato il via, di fatto, alla cerimonia di
inaugurazione di Casa Suardi, culminata con il taglio del nastro da parte
del Sindaco Giorgio Gori, e con i discorsi istituzionali del primo
cittadino di Bergamo, dell’Assessora alla cultura Nadia Ghisalberti e
dell’Assessore alla riqualificazione urbana Francesco Valesini.
*“La Capitale della Cultura dello scorso è stata lo spunto per fare tante
cose* – ha sottolineato il Sindaco Giorgio Gori –, *ma anche nel 2024
Bergamo continua a investire nella cultura: casa Suardi torna oggi ai
nostri concittadini e ospita un archivio che è la storia della nostra
città. Custodisce il verbale del primo consiglio comunale del 1946 e il via
libera alla città a coniar moneta di Federico Barbarossa ai disegni dei più
importanti architetti della città.”*
Il programma prosegue con l’apertura al pubblico di Casa Suardi anche
sabato 16 e domenica 17 marzo, dalle 10 alle 17, con l’esposizione di
alcuni tra i pezzi più significativi conservati. L’accesso sarà libero sia
in Casa Suardi sia a Palazzo Nuovo, sede della biblioteca Mai.
Nella giornata di domani, sabato 16, dalle ore 9.30 alle 12.30, il Salone
Furietti in Palazzo Nuovo ospiterà una Giornata di studi dal titolo Casa
Suardi. Gli Archivi storici comunali. La conservazione e la fruizione delle
fonti archivistiche, con interventi della Soprintendenza archivistica e
bibliografica della Lombardia, di storici dell’Università di Bergamo e di
giornalisti, coordinati dalla responsabile della Biblioteca.
*Le funzioni che si insediano a Casa Suardi*
Casa Suardi sarà principalmente sede dell’Archivio storico del Comune di
Bergamo; qui sono conservati documenti che risalgono al 1100 fino al 1950
riguardanti la storia di Bergamo.
La struttura dispone di 1500 metri di moderne scaffalature che consentono
finalmente di riunire l’Archivio che, per motivi di spazio, da quasi 20
anni è stato diviso in due sedi – Palazzo Nuovo e un deposito esterno.
Le operazioni di trasferimento, effettuate da una ditta specializzata, che
sono durante quasi un mese sotto l’attenta sorveglianza degli archivisti in
forza alla Mai, hanno riguardato non solo l’Archivio storico comunale, ma
anche altre raccolte documentarie e iconografiche, preziose testimoni della
nostra città: la Raccolta di pergamene, la Raccolta dei disegni di Giacomo
Quarenghi, gli archivi degli architetti Virginio Muzio, Luigi Angelini,
Pino Pizzigoni, Camillo Galizzi, Abramo Bugini, Nestorio Sacchi e,
recentissime donazioni pervenute dagli eredi, Sandro Angelini e Giuseppe
Gambirasio.
Le raccolte Bergamo illustrata, Stampe, Cartografia, Manifesti, e tanti
altri materiali hanno trovato posto in 13 cassettiere, per un totale di
quasi 200 cassetti.
Le 12 vetrine espositive consentiranno ai visitatori di prendere visione
dei documenti, mostrati a rotazione all’interno delle teche. Il primo piano
dell’edificio, arricchito da uno spazio accoglienza, sala letture e spazi
di consultazione per documenti di grandi dimensioni, è infatti aperto alla
libera visita, durante l’intero arco di apertura della struttura. Il
secondo resta invece riservato esclusivamente agli addetti ai lavori.
*I lavori nella storica dimora di Bergamo*
Per riportare il palazzo alla città son serviti 2,3milioni di euro,
finanziati in gran parte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: il
Comune di Bergamo si era infatti aggiudicato, nell’ambito del bando per la
rigenerazione urbana, un finanziamento di oltre 1,8milioni di euro. Quello
completato è il primo lotto di intervento, quello che si concentra sugli
spazi interni del palazzo. L’Amministrazione è al lavoro per finanziare e
realizzare anche il secondo lotto di restauro di Casa Suardi, quello che si
concentra su facciate e spazi limitrofi.
L’intervento del Comune di Bergamo si è concentrato sul primo e sul secondo
piano del palazzo. Il cantiere ha previsto ambienti destinati a esposizioni
temporanee e permanenti, spazi di consultazione di documenti d’archivio,
locali climatizzati per la conservazione dei volumi e dei documenti di
pregio, laboratori di restauro e didattici, oltre a tutti quegli ambienti
di servizio, destinati al pubblico e al personale.
– Al piano terra locali destinati ad androne di ingresso e ambienti filtro
che conducono allo scalone monumentale esistente, di collegamento dei vari
piani dell’edificio, e all’ascensore di nuovo inserimento, accessibile dal
cortile interno scoperto; dalla corte sono poi raggiungibili degli spazi
serventi a disposizione per l’alloggiamento degli impianti di Casa Suardi.
– Il piano primo, sede dalle sale di maggior pregio storico-artistico, è
dedicato alle funzioni aperte al pubblico. In questo piano infatti trovano
spazio gli ambienti espositivi dotati di arredo minimalista e di qualità
perfettamente integrato all’ambiente e una sala di consultazione dei
documenti antichi accessibile attraverso un locale filtro, controllabile
dalla reception. I servizi igienici, aperti al pubblico, posizionati lungo
la facciata su Piazza Vecchia in corrispondenza di quelli attualmente
esistenti – per minimizzarne l’invasività e ridurre i costi – sono
accessibili dal corridoio principale in posizione baricentrica rispetto ai
diversi ambienti. L’area più a ovest del piano invece ospita locali di
deposito dei documenti e un vano servente a disposizione per gli impianti.
Tutto è stato studiato garantendo il massimo rispetto dell’edificio e
minime trasformazioni edilizie.
– Al piano secondo, infine, trovano spazio ambienti accessibili al
personale e locali di servizio. In questo piano infatti sono presenti gli
uffici del personale, i laboratori di manutenzione per i materiali
d’archivio e gli ambienti di deposito differenziati in locali di deposito
documenti, vani di catalogazione documenti con controllo temperatura e
umidità e spazi di deposito micro-climatizzati attrezzati con speciali
macchinari per un controllo di precisione delle caratteristiche
termo-igrometriche. Dal vano filtro centrale che funge anche da via
d’esodo, sono poi accessibili i servizi igienici e il vano servente per gli
impianti. Come al piano primo, il progetto è stato definito mantenendo
l’integrità dell’edificio monumentale e prevedendo minimi interventi di
trasformazione e addizione.
