
(AGENPARL) – mar 27 febbraio 2024 INVITO
2 marzo 2024 ore 10.00
Salone del Granaio Via Canonica, 4 – Monza
Valore europeo di Monza longobarda
IL “FATTORE T”
Originali prospettive di sviluppo socio-economico
PROGRAMMA
Ore 10.00
Saluti istituzionali
Ore 11.30
Ore 10.15
Gian Battista MUZZI |Presidente Associazione
Longobardia. Longobard Ways across Europe:
stato dell’arte e centralità di Monza
Frank ANDRASCHKO | Hamburg
University. Possibilità di cooperazione
con il Nord-Germania
Ore 11.45
Ctomir SPACAPAN| Agenzia RRANova
Gorica. Slovenia: attualità del corridoio
longobardo
Ore 12.00
Attività territoriali: esempi operativi in Italia
Gianluca BOTTAZZI| Università di Parma
Cluster identitario di Parma
Ore 10.30
Giampaolo D‘ANDREA|Presidente Associazione
A.N.I.M.I. Longobardi nel Mezzogiorno d’Italia
Ore 10.45
Sara MASSEROLI|Assoc. Italia Langobardorum
Lo sviluppo nell’ottica del sito-seriale UNESCO
Longobardi in Italia. I centri del potere
Ore 10.55
Ore 11.15
Claudio AZZARA|Università di Salerno
L’epoca longobarda: valori per l’Europa di ieri e
di oggi
Antonio BARONE |Esperto di Itinerari Culturali
europei. Cooperazione per lo sviluppo culturale
ed economico
Felice PASTORE| Responsabile Macroarea “Principati del Sud” e Coordinatore
ATS. ATS Benevento-Salerno-Capua
Ore 12.20
Conclusioni
Andrea SANTOLINI| Vicepresidente
Associazione Longobardia
Carlo ABBA’| Assessore al Marketing
territoriale
Segue networking cocktail
In collaborazione con
Partner
Associazione Nazionale per gli Interessi
del Mezzogiorno d’Italia – A.N.I.M.I.
Duomo di Monza
http://www.comune.monza.it
Fondazione Gaiani
L’EPOCA LONGOBARDA
Valori condivisi tra Nord Europa e Meridione d’Italia
La valorizzazione della presenza longobarda in Italia e dei suoi effetti rappresenta l’asse
portante dell’Itinerario “Longobard Ways across Europe” che si interessa della lunga
stagione longobarda e della straordinaria fase di maturazione della Cultura espressa da
quelle Genti, la cui iniziale presenza è archeologicamente documentata nella Germania
del Nord a partire dal II-I secolo avanti Cristo. Dopo successivi spostamenti verso aree del
Centro-Est Europa, l’ingresso dei Longobardi in Italia è fissato nel 568 dopo Cristo.
Nella nostra penisola si registrano due fasi: quella del Regno (dal 568 al 774 anno della
conquista da parte dei Franchi di Carlo Magno) e quella dei Principati indipendenti del
Sud, protrattasi dal 774 al 1076 (conquista normanna di Salerno). Un’epoca che copre
l’arco di oltre mezzo millennio, sino a pochi decenni orsono quasi scomparso dalla memoria collettiva. Eppure un’epoca ricca di fermenti e di significativi risultati espressi dal potere
longobardo nelle sue fasi di trasformazione: costruzione di beni artistico-monumentali di
assoluto valore (in primis quelli codificati dai criteri UNESCO del sito-seriale “I Longobardi
in ItaIia. I centri del potere (568-774)”, due dei quali ubicati in Lombardia, a Brescia e
Castelseprio-Gornate Olona); edificazione di altre realtà di pregio solo parzialmente
integre ed esistenti (in primis il nucleo originale del Duomo di Monza e, al Sud, il Palazzo
salernitano del principe Arechi II).
Ma è lunghissima in tutta Italia la serie di chiese, monasteri, abbazie ed anche castelli di
fondazione longobarda. Come è lunghissima la sopravvivenza del diritto longobardo al
quale si appellavano, anche in pieno medioevo, le famiglie nobili di ascendenza longobarda. Così come tuttora sopravvive il culto di San Michele Arcangelo e, nel linguaggio
comune, persistono parole e termini di origine longobarda. Tant’è che i primi documenti in
lingua italiana, i Placiti cassinesi, comparvero nel X secolo in piena epoca dei Principati
del Sud. La fusione di tante tradizioni e culture era avvenuta in una nuova forma “italiana”
ma era anche nata una radice del Volgare italiano.
Itinerario “Longobard Ways across Europe”
“CLUSTER IDENTITARI”: IL MODELLO “MONZA-BRIANZA”
L’adozione di una simbologia racchiude significati e valori. Nel contesto del consolidamento dell’Itinerario turistico-culturale “Longobard Ways across Europe” –
del cui sviluppo il Comune della Città di Monza è compartecipe la simbologia è
racchiusa nel .
“T” come Teodolinda, la regina promotrice di Monza. Ed anche “T” come Tesoro
di Monza che non rappresenta soltanto un elemento celebrativo della prestigiosa realtà museale del Duomo monzese, promossa dal mecenatismo della
Fondazione Gaiani, ma costituisce il fulcro concettuale di una innovativa tipologia di sviluppo culturale e turistico-economico di valore europeo. Ed esiste infine
una terza “T”: quella di Territorio.
L’evento programmato ha dunque una duplice funzione: favorire la conoscenza
e la partecipazione delle realtà vive del territorio monzese e brianzolo all’originale progetto di sviluppo turistico-culturale ed anche socio-economico collegato all’innovativo Itinerario longobardo; presentare alle stesse realtà interessanti
prospettive di cooperazione anche a livello internazionale.
Il sistema organizzativo in cui si articola l’Itinerario “Longobard Ways across Europe”(oltre 3.000 km dai mari del Nord, al centro-est Europa, al Mediterraneo: il
percorso della millenaria migrazione longobarda) prevede di articolare lo stesso
in una serie di microcosmi territoriali: i “Cluster identitari”
Ciascun viene identificato in base a una serie di parametri che ne
individuano le specificità “non-riproducibili”: caratteri storici legati alle presenze