
(AGENPARL) – ven 12 gennaio 2024 Montalbiano, il cordoglio dell’Associazione pubblici esercizi
La presidente Fabia Roman: «Bar presidio di comunità: occorre arginare la diffusione di questa ondata di violenza»
TRENTO. Anche l’Associazione dei pubblici esercizi del Trentino guidata da Fabia Roman si stringe attorno alle vittime della tragedia di Montalbiano, in Val di Cembra, che ha colpito l’intera comunità trentina. «Abbiamo da due anni promosso “Sicurezza Vera”, un protocollo di azioni e informazioni per cercare di promuovere la cultura del rispetto e contro la violenza, utilizzando il ruolo di bar come presidio di comunità».
L’Associazione pubblici esercizi del Trentino ha raccolto e promosso #sicurezzavera, un progetto nazionale contro la violenza, in particolare contro la violenza di genere, con l’intenzione di sviluppare la funzione di “punto di ascolto” e di primo confronto che i bar ed i pubblici esercizi svolgono nella comunità, in particolare quelle delle valli trentine, dove sono rimasti gli ultimi presidi di aggregazione e incontro dei cittadini. Dimostrazione che anche nella tragedia di Montalbiano, il “luogo” dove il disagio ha dato qualche segnale, seppur in maniera non sufficiente, sembrerebbe essere il bar del paese.
«Anche questa triste tragedia – commenta la presidente Fabia Roman – ci mette davanti al fatto che c’è ancora molto da fare in termini di rispetto e di cultura della non violenza, soprattutto quella di genere. I pubblici esercizi sono il luogo di ritrovo e di confronto delle comunità locali: per questo abbiamo promosso questo progetto che nei prossimi mesi cercheremo di sviluppare ulteriormente. Siamo convinti che il contributo di bar possa essere utile a cercare di invertire questa rotta dolorosa».
«Oggi piangiamo l’ennesimo femminicidio, un suicidio ed il dramma di tre bambini la cui vita è stata stravolta dalla sera alla mattina. Vogliamo manifestare un segno di vicinanza a queste tre giovani vite, inconsapevoli e innocenti di fronte a tanto dolore. Ma la violenza ed il disagio si manifestano sotto molti aspetti: come soggetti della vita pubblica e sociale io credo che abbiamo il dovere di adoperarci per contribuire a contrastare crimini e sopraffazione. Nelle due principali città della nostra provincia sono accaduti episodi intollerabili che, correttamente, sono stati condannati da più voci. Dobbiamo lavorare per fare in modo che vicende come queste non si ripetano ancora».