
Omicidio stradale, la Legge in numeri

(AGENPARL) – venerdì 12 gennaio 2024
Omicidio stradale la legge in numeri: il reato introdotto nel 2016 punisce il colpevole con la reclusione da 2 a 18 anni.
Il reato introdotto con l’articolo 589 bis del codice penale
Il 23 marzo del 2016 è entrata in vigore la Legge n. 41 ed è stato introdotto nel codice penale il reato di omicidio stradale con l’articolo 589 bis.
L’intento del legislatore è di porre un drastico limite a stragi e morti sulle strade.
Omicidio stradale la legge in numeri: gli incidenti stradali mortali hanno raggiunto nei primi anni del 2000 picchi massimi vicini anche a 8.000 morti l’anno.
Per poi scendere drasticamente durante la pandemia ed il lockdown a circa 1.500 morti ed attestarsi mediamente negli ultimi 10 anni su numeri vicini a 3.800 vittime l’anno.
Pena e assoluzione nell’omicidio stradale
La nuova normativa punisce con la reclusione, di diversa entità il colpevole.
Avuto riguardo al grado di colpa e alle circostanze per il conducente di veicoli a motore la cui condotta abbia causato un incidente mortale.
La forbice edittale della pena è compresa da 2 a 18 anni di reclusione.
A cui possono seguire sanzioni accessorie, anch’esse graduate in base alle circostanze di reato, dalla sospensione temporanea, alla revoca della patente di guida.
Tale rigidità normativa è contemperata dalla previsione di una diminuzione di pena fino alla metà.
Ciò quando l’omicidio stradale, pur cagionato dalle suddette condotte imprudenti, non sia esclusiva conseguenza dell’azione, od omissione, del colpevole.
La conseguenza dell’inasprimento della pena si è potuto constatare che determina spesso inquinamento di prove in corso di indagini.
Ciò permette a chi sia incensurato con il patteggiamento di evitare il carcere.
Omicidio stradale aggravato
La condanna nel reato previsto dall’articolo 589 bis è maggiore per chi si pone alla guida ubriaco, o sotto effetto di sostanze stupefacenti.
Aggravamento di pena anche per chi non ha la patente, o ha la patente sospesa o revocata, o non ha assicurato il veicolo a motore e per chi si è dato alla fuga.
Non si applica la pena minima per il superamento di limiti di velocità e l’attraversamento di incroci con il semaforo rosso.
Il convegno nazionale all’ISLE ed i dati
Un primo report sulla portata della norma si è tenuto presso la sede dell’ISLE nel 2019.
Il dato è stato riportato nella terza Rassegna Parlamentare sull’omicidio stradale colposo e l’omicidio stradale involontario.
Oltre al Presidente emerito della Corte Costituzionale hanno partecipato la Polizia di Stato, l’Associazione Difesa Infortunati Stradali, personalità in rappresentanza delle Istituzioni ed Associazioni rappresentative.
Il convegno è stato utile per un confronto e bilancio sulla portata della norma.
Si è deciso di monitorare l’andamento della mortalità sulle strade italiane per effetto dell’entrata in vigore della nuova normativa.
Omicidio stradale la legge in numeri: in base all’attività di polizia stradale, la città con il maggior numero di indagati per omicidio stradale risulta essere Roma, davanti a Napoli, Milano e Torino.