
[Lid] Gentile direttore, mi chiamo Valentina Suigo e frequento il quinto anno del liceo scientifico.
“Io? come sono cambiata negli ultimi anni? io sono diventata coraggiosa.
Lo so, anche io pensavo che non si potesse diventare coraggiosi ma ho scoperto di poterlo fare. Ho capito di star diventando coraggiosa l’anno scorso quando per la prima volta ho accompagnato una mia amica di 15 anni a casa sua dopo essere state fuori la sera per non farla tornare a casa da sola. Accompagnando lei ho dato la zappa sui piedi a me, ma sinceramente preferivo che succedesse qualcosa di brutto a me che sono più grande piuttosto che a una ragazzina. Sono diventata coraggiosa ma sono già stanca di esserlo. È bello essere coraggiosi? verissimo, lei ha ragione ma questo non è un coraggio bello, però può aiutare molte persone ancora più spaventate di me a mantenere la calma se dovesse succedere qualunque cosa. Sono stanca di mostrarmi coraggiosa davanti ai miei genitori che mi aspettano svegli quando esco la sera d’estate, sono stanca di vedere la faccia di mia madre sollevata perché sono tornata a casa accompagnata da qualcuno, sono stanca di vedere mio fratello corrermi incontro perché 15 uomini sconosciuti mi stavano seguendo fischiandomi e urlandomi dei cari “apprezzamenti” che, notizia del giorno, non sono stati richiesti. Se sono così stanca perché non faccio qualcosa? cosa sto facendo secondo lei? io ci provo, ma non riesco quasi mai perché quando inizio a parlarne con qualcuno che non sia una donna la mia voce viene spenta da un “non tutti gli uomini sono così”.
Anche lei è d’accordo, ovviamente, ed è vero, non tutti sono così, ma il problema persiste, perché migliaia di donne vengono molestate verbalmente e fisicamente ogni giorno, a centinaia sono state uccise, quindi, la sua amata considerazione, che la fa sentire superiore in qualche modo perché “lei è diverso dagli altri uomini molestatori o assassini che siano”, per me è pressoché nulla, non voglio essere fermata perché lei non è così, perché ce ne sono a migliaia così.
O forse si è solo offeso? mi sa che lei è un po’ permalosetto, che c’è è in quel periodo del mese? scusi ma me lo sento dire talmente tante volte che ormai ho dato per scontato che sia generato da un’esperienza personale dell’uomo…
Scusi ma io non ci sto, non voglio vivere in un mondo dove devo creare un coraggio che non mi appartiene perché provo paura delle cose più assurde.
Ho paura di uscire, ho paura di prendere i mezzi da sola, ho paura di vedere le mie amiche tornare a casa da sole e di non ricevere un “sono arrivata a casa, buonanotte” da loro.
Sono stanca di vedere i miei amici confusi perché non voglio fare certe strade o perché gli chiedo di stare al telefono se devo fare dei tragitti da sola.
Sono stanca di sentirmi dire da amici di parenti con cui non ho confidenza, quindi non molestatori, uomini per bene che “non sono così” come dice lei e altri come lei, “aggressiva la ragazza” perché quel giorno avevo deciso di mettermi una gonna un po’ più corta del solito.
Quindi si, sono diventata coraggiosa ma non sono solo stanca, sono stufa di esserlo.”