
(AGENPARL) – lun 06 novembre 2023 COMUNICATO STAMPA
GRANDI CATENE ALBERGHIERE E TOUR OPERATOR, A DICEMBRE SCIOPERO E
MOBILITAZIONE PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE DELL’INDUSTRIA
TURISTICA
PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE DEGLI OLTRE 200MILA ADDETTI, STOP A
QUALSIASI FORMA DI FLESSIBILITÀ
Roma, 6 novembre 2023 – Sciopero in vista a dicembre anche per le
lavoratrici e i lavoratori dell’industria turistica in attesa del
rinnovo del Contratto nazionale scaduto nel 2018, oltre 200mila
addetti alle dipendenze delle grandi catene alberghiere e dei tour
operator. Ad annunciare la mobilitazione – con la proclamazione dello
stato di agitazione, lo stop a qualsiasi forma di flessibilità e una
manifestazione da programmare nelle prossime settimane – i sindacati
di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Nei luoghi di
lavoro verranno indette da subito le assemblee sindacali retribuite,
per aggiornare le lavoratrici ed i lavoratori sugli esiti del
confronto negoziale e sulle posizioni inaccettabili assunte dalle
associazioni imprenditoriali di categoria Aica e
Federturismo-Confindustria che impediscono, allo stato attuale, il
raggiungimento di un accordo di rinnovo dignitoso per chi lavora nel
settore.
“A distanza di oltre quattro anni dalla scadenza del Contratto del
Turismo sottoscritto da Aica-Federturismo Confindustria – recita il
comunicato sindacale unitario – le stesse associazioni datoriali
firmatarie del contratto si rifiutano di arrivare ad una discussione
compiuta sul salario finalizzata al rinnovo del contratto”.
“Il senso di responsabilità assunto dalle lavoratrici e dai
lavoratori durante tutto il periodo estivo, caratterizzato da un lato
da forti picchi di lavoro, dall’altro dal tentativo di addivenire
ad una risoluzione delle trattative – si sottolinea nel documento
-”.
“Le rivendicazioni salariali, finalizzate al riconoscimento degli
incrementi contrattuali in linea con l’inflazione misurata con
l’indice Ipca, sono state completamente disattese” è l’affondo
dei sindacati che stigmatizzano anche il mancato rispetto di quanto
convenuto con gli accordi interconfederali siglati nel 2019, che
hanno previsto “un legame funzionale fra i trattamenti economici
delle lavoratrici e dei lavoratori e l’indice IPCA”.
“Le trattative intercorse nei mesi scorsi – prosegue il
comunicato sindacale – hanno riguardato prevalentemente aspetti
normativi, sui quali permangono allo stato attuale alcune incertezze;
tuttavia le organizzazioni sindacali ritengono che questo fatto non
possa pregiudicare l’esito della negoziazione riguardante gli
aspetti economici, sapendo che nel 2022, così come nel corso del
2023, l’inflazione ha fortemente eroso il potere di acquisto di chi
lavora nel settore”.
ILCONTRATTO CI SPETTA, E? L’ORA DEI RINNOVI!
Federazione Italiana Sindacati Addetti Servizi Commerciali Affini e
del Turismo
Aderente a UNI GLOBAL UNION, UITA e ITF
http://www.fisascat.it/site/news/sciopero_turismo_ristorazione_collettiva