
(AGENPARL) – mer 25 ottobre 2023 *Comunicato stampa*
Lazio: Mattia (Co.Re.Co.Co.), ok a rendiconto 2022. Ecco luci e ombre
Approvato oggi dal Consiglio regionale dopo ok unanime del Co.Re.Co.Co.
Attivo della cassa di oltre 2,1 miliardi. Regione vanta crediti verso lo
Stato per circa 355 milioni ancora da riscuotere
Ora avanti con riduzione consulenze e potenziamento sanità territoriale
“Il Comitato Regionale di Controllo Contabile (Co.Re.Co.Co.) ha espresso
parere favorevole all’unanimità sul Rendiconto generale della Regione
Lazio per l’esercizio finanziario 2022, su cui di recente si è espressa
anche la Corte dei Conti, approvato oggi in Aula dal Consiglio regionale
del Lazio. Un parere favorevole arrivato dopo un attento e faticoso esame,
visti i tempi stretti disponibili, effettuato assieme agli Uffici
amministrativi e da cui è emerso uno stato di salute dei conti del bilancio
regionale caratterizzato da luci e ombre”. Lo ha dichiara la presidente del
Co.Re.Co.Co. Eleonora Mattia.
“Tra le luci vanno menzionate sicuramente l’ottimo indice di tempestività
dei pagamenti, il buono stato di salute della cassa, che presenta un attivo
sottolineando tuttavia, rispetto ai residui attivi, come sia necessario
lavorare al miglioramento della capacità di riscossione relativa alle
entrate tributarie, in conto capitale e sulle partite di giro e soprattutto
su una rapida soluzione delle partite creditorie nei confronti dello Stato.
– spiega Mattia – In riferimento in particolare alle partite creditorie nei
confronti dello Stato, con riferimento al totale dei residui attivi
il 70% circa è riferita a partite creditorie nei confronti dello Stato
rimaste in essere dopo le operazioni di riaccertamento straordinario
eseguite ai sensi del decreto legislativo n. 118/2011”.
“Tra le ombre va rilevato non tanto l’alto livello di disavanzo, che è
principalmente riconducibile ad anticipazioni di liquidità, quanto
piuttosto l’elevata consistenza dello stock di debito. Quest’ultima ha una
diretta rilevanza sugli equilibri complessivi di bilancio, in ragione della
spesa corrente necessaria per il rimborso del debito e della necessità di
reperire idonea copertura finanziaria per tale spesa corrente.Sarà,
pertanto, necessaria una costante valutazione sui possibili margini di
riduzione della spesa corrente, compresa quella per interessi passivi,
pianificando – per gli esercizi finanziari futuri, ma fatto salvo il
rispetto del vincolo di discrezionalità politica programmatoria –
interventi mirati alla riduzione o alla riqualificazione di aggregati di
spesa corrente che incidano sulla gestione dello stock di debito pubblico,
anche in considerazione dell’attuale contesto recessivo in atto”.
“Particolare attenzione dovrà essere rivolta, da parte della
Amministrazione regionale, al contenimento delle spese comprimibili, come
quelle relative alle consulenze e agli incarichi di natura fiduciaria, e in
generale alla spesa del personale, con un’attenzione particolare all’invito
formulato dalla Corte dei Conti a contenere la spesa per il personale di
diretta collaborazione e all’esigenza di gestire in maniera unitaria gli
oneri complessivi per la spesa del personale di Giunta e Consiglio
regionale, sia con riguardo alla dotazione organica che alla programmazione
dei fabbisogni. E’ evidente, tuttavia, che qualsiasi tipo di intervento non
avrà la necessaria efficacia, laddove non si metta mano ad un ulteriore
efficientamento dell’organizzazione sanitaria, che drena tra il 70% e l’80%
del bilancio regionale. E’ necessaria da questo punto di vista la messa a
regime della sanità territoriale che, nelle premesse dell’azione di
contenimento della spesa posta in essere nelle ultime legislature, era ed è
destinata a compensare il ridimensionamento della capacità operativa delle
strutture ospedaliere. Da questo punto di vista è necessario proseguire
sulla strada intrapresa per il rafforzamento della sanità territoriale,
ancora insufficiente, evitando interventi tampone che, mediante l’ulteriore
ricorso alla sanità privata, drenano risorse preziose per il complessivo
funzionamento del servizio sanitario regionale”, conclude Mattia.
Roma, 25 ottobre