
(AGENPARL) – mer 18 ottobre 2023 GLI SCOPI DEL PROGETTO
Il progetto Matilde nasce dalla volontà di aiutare
le famiglie costrette a lunghe degenze in terapia
intensiva neonatale e neonatologia e fornire uno
strumento ai genitori che si sono trovati catapultati
in un percorso inatteso quanto indesiderato.
I passi definiti per il progetto sono i seguenti:
• Selezionare con psicologi, logopedisti, musicoterapisti e neuropsichiatri dell’ospedale Del Ponte dei
libri adatti alla lettura ed alla stimolazione cerebrale dei bambini ricoverati.
• Acquistare e fornire questi libri a genitori di bimbi
Donazioni
Unicredit Banca
Causale: Progetto Matilde
ricoverati e nati molto prematuri, chirurgici o con
Contattaci
malattie e sindromi particolari, che costringono ad
Tincontro Odv Associazione Genitori per la
una lunga degenza in ospedale.
Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale
• Comunicare e spiegare ai genitori l’importanza
della lettura e renderli partecipi in maniera diretta
al percorso di sviluppo del proprio figlio. Ogni cofanetto di libri sarà donato ai genitori e farà parte
del percorso famigliare anche dopo le dimissioni.
Telefono
Sito web
http://www.tincontro.com
• Fornire le stanze della terapia intensiva di tablet
per la registrazione di audiolibri da parte dei geni-
Email
tori per i momenti in cui non possono essere pre-
senti, e come strumento per la musicoterapia, cercando di favorirla e renderla strutturale come cura
all’interno del reparto.
• Creare gruppi di lettura post dimissione affinché i
genitori e i bambini possano condividere le proprie
esperienze con persone che hanno vissuto le stesse
situazioni.
LA STORIA DI
GIULIA, ALBERTO E MATILDE
L’IDEA
DEL PROGETTO
Matilde nasce il 24 settembre 2022 da una gravi-
Da qui l’idea di acquistare alcuni libri e leggerli
danza trigemellare che si è dovuta interrompere
come si potrebbe fare a bimbi più grandi, e così
molto precocemente a causa di un problema ad
Giulia e Alberto hanno fatto per tutta la durata del
uno dei tre bimbi. Nel tentativo estremo di salvare
ricovero. Leggere ad alta voce a Matilde permet-
Camilla, scoperta in forte sofferenza cardiaca du-
teva alle loro menti di “riposarsi” perché le parole
rante un’ecografia di controllo alla 24ma settima-
erano già scritte e al tempo stesso di far sentire la
na gestazionale, Giulia, la mamma, viene portata
loro presenza alla piccola guerriera che si merita-
immediatamente in sala parto, dove nascono an-
va tutto il loro sostegno. Tramite la lettura hanno
che Leonardo e Matilde. Camilla non sopravvive
instaurato un legame forte già dalle prime fasi del
allo stress del parto mentre Leonardo resiste solo
ricovero.
due giorni in Terapia Intensiva Neonatale dell’oPer Giulia e Alberto lettura ha significato quoti-
spedale Del Ponte di Varese. Matilde, nata con un
peso di 670g, inizia quindi un’incredibile e difficilissima scalata e, dopo 97 giorni di terapia intensiva e 55 giorni nel reparto di neonatologia, vince
la battaglia sua e di tutta la sua famiglia. Dopo
sei interventi chirurgici legati alle complicazioni
di una prematurità grave ed una emorragia cerebrale, torna finalmente a casa con mamma Giulia
e papà Alberto, con un peso superiore ai 3 kg e
condizioni finalmente buone e stabili.
L’IMPORTANZA DELLO
SVILUPPO MOTORIO E
COGNITIVO
Nascere ad una età gestazionale cosi precoce, ha
comportato una forte incertezza sullo sviluppo motorio e cognitivo di Matilde, aggravato da una patologia, l’idrocefalo, causata dall’emorragia cerebrale
subita, per la quale sono stati necessari diversi interventi chirurgici alla testa e che fortunatamente
sono serviti a risolvere possibili ulteriori complicazioni. Strumento a disposizione di Giulia e Alberto
per stimolare lo sviluppo cognitivo di Matilde è stata la voce. Numerosi studi dimostrano che parlare
possa favorire lo sviluppo neurologico e aiutare i
bimbi a non sentirsi soli. Allo stesso tempo, per un
genitore, stare all’interno di una stanza in terapia
intensiva e parlare al proprio figlio grande poco più
di un palmo di mano, con allarmi che continuano
a suonare, è estremamente complicato. La testa è
piena di domande a cui purtroppo nessuno può rispondere, si è costantemente appesi ad un filo e il
rischio è di limitarsi ad essere solo spettatori della
partita che sta giocando il proprio figlio.
dianità e senso di famiglia.
Matilde ora sta bene e i risultati di risonanza magnetica ed elettroencefalogramma sono soddisfacenti ed estremamente incoraggianti.